Diabete di tipo 1: cura e terapia

Dal diabete di tipo 1 non si può guarire, ma impegno e motivazione nel rispetto della terapia insulinica, una dieta sana e l’attività fisica rendono sempre più facile il raggiungimento di un ottimo controllo della glicemia.

Attualmente non esiste una cura per il diabete mellito di tipo1 e l’unica terapia possibile è la somministrazione esogena di quello che l’organismo non può produrre autonomamente: l’insulina.

I pazienti affetti da diabete di tipo 1, infatti, devono sottoporsi per tutta la vita alla terapia insulinica. L’insulina viene somministrata prevalentemente con iniezioni nel tessuto sotto cutaneo da cui poi si diffonde a tutto l’organismo.

Il compito dell’insulina esogena (somministrata tramite iniezione) è quello di simulare quanto più possibile l’azione dell’insulina endogena (prodotta dall’organismo) sia per quanto riguarda l’insulinizzazione basale (costante nell’arco della giornata) e acuta (in seguito ai pasti) e quindi permettere un normale utilizzo del glucosio da parte delle cellulle sia a digiuno che dopo aver mangiato.

Nel corso degli ultimi anni, i risultati della ricerca scientifica hanno reso la terapia per il diabete di tipo 1 molto più semplice da seguire.
Oggi i pazienti diabetici possono raggiungere l’obiettivo del controllo dei valori della glicemia molto più facilmente e senza rinunciare alle spontaneità e alla flessibilità della vita di tutti i giorni.

Sono oggi disponibili nuove terapie per il diabete che prevedono il ricorso ad insulina più fisiologica, molto più simile nel suo funzionamento a quella prodotta dal corpo umano; più efficace nella gestione dei valori del glucosio nel sangue e più facile da somministrare per il paziente.

Fino a pochi anni fa, infatti, il ritmo della vita delle persone affette da diabete di tipo 1 era strettamente scandito dalla necessità di effettuare le iniezioni di insulina ad orari ben definiti ed in relazione ai pasti. Questo penalizzava fortemente la vita del diabetico che era vincolato da rigide regole invalidanti, difficili da seguire alla lettera soprattutto se si considera che la maggiore incidenza di questa malattia è tra i bambini e gli adolescenti (diabete infantile).

Il trattamento insulinico standard, infatti, prevedeva l’assunzione di insulina prima di colazione e prima di cena, una dieta fissa con pasti ad orari prestabiliti e secondo sequenze prestabilite. Oggi è possibile ottenere un controllo glicemico senza rinunciare alle proprie abitudini, mantenendo una qualità di vita alta.
I pazienti con diabete di tipo 1, infatti, possono mangiare quando vogliono mantenendo comunque un ottimo controllo glicemico grazie alla valutazione quantitativa dei carboidrati, al controllo dei livelli di glicemia e agli eventuali aggiustamenti nei dosaggi di insulina.

I nuovi farmaci insulinici utilizzati attualmente nella cura del diabete di tipo 1, infatti, riproducono molto meglio rispetto a quelli usati fino a poco tempo fa il funzionamento dell’insulina endogena e sono anche più facili da somministrare per il paziente.
Possono essere infatti assunti da 15 minuti prima fino a subito dopo i pasti e non più necessariamente mezz’ora prima.

Di fondamentale importanza nella terapia del diabete di tipo 1 è l‘autocontrollo quotidiano della glicemia.
Con questo termine si indicano una serie di operazioni quotidiane da svolgere da soli e comodamente a casa propria per monitorare il livello di glucosio nel sangue.
L’autocontrollo del diabete è una pratica che fornisce, tanto al paziente quanto alla sua famiglia, gli strumenti adatti per:
− 
conseguire un adeguato compenso metabolico
− prevenire o ritardare l’insorgenza delle complicanze acute (chetoacidosi e ipoglicemia)
− prevenire o ritardare l’insorgenza delle complicanze croniche.

È bene ricordare che la terapia del diabete di tipo 1 non può prescindere da una dieta sana e bilanciata e dalla pratica costante di attività fisica, entrambe fondamentali per la gestione di questa malattia.