INIZIATIVE – UN PROGETTO PER UNA MIGLIORE ASSISTENZA AL DIABETE

Buone idee cercansi

È partito il concorso “Idee di valore”, rivolto ai centri diabetologici italiani, che premierà le proposte innovative più valide per rendere più efficaci le cure a chi ha il diabete. Tre i temi centrali: organizzazione, formazione, autocontrollo

Si può fare di più e di meglio per gestire le persone con diabete? Certamente sì e se qualcuno ha idee, progetti, proposte concrete per progredire su questa strada, si faccia avanti: sarà premiato. È questo il fulcro dell’iniziativa “Idee di valore”, promossa da Bayer e rivolta ai centri diabetologici italiani: un concorso per raccogliere da chi opera quotidianamente sul campo suggerimenti e spunti da tradurre in prassi che rendano più efficace ed efficiente l’assistenza e la cura di chi ha il diabete. Si può trattare di iniziative già avviate o per le quali si abbia ben chiaro che cosa serve per metterle in pratica.

“Idee di valore – Strategie vincenti nella gestione della persona con diabete” ha raccolto l’adesione dell’Associazione medici diabetologi e dell’Osdi-Operatori sanitari di diabetologia italiani, i cui rappresentanti siedono nel board scientifico e giuria del progetto: Antonio Ceriello, Nicoletta Musacchio, Alessandro Ozzello e Mauro Ragonese per Amd e Roberta Chiandetti, Giovanni Lo Grasso, Clara Rebora per Osdi.

Le strutture diabetologiche sono state invitate dunque a partecipare al progetto proponendo idee nuove, anche ambiziose, purché praticabili e realizzabili e ben descritte nei dettagli e nelle risorse che richiedono, su tre tematiche fondamentali dell’assistenza al paziente: modelli organizzativi, percorsi formativi, motivazione all’automonitoraggio. Ogni centro può fare proposte di lavoro su uno, due o tutti e tre i filoni per un massimo di tre elaborati. Una giuria li valuterà, farà una prima selezione dei 30 migliori e infine sceglierà i 9 più validi, a cui si aggiungerà un decimo, votato dai partecipanti.

È importante sottolineare che l’esame da parte dei giurati sarà effettuato in forma anonima: le modalità di partecipazione illustrate sul sito www.progettoideedivalore.it spiegano bene, passo passo, come vanno presentate le proposte, anche al fine di garantire che, quando la giuria leggerà ogni elaborato, non saprà il nome dell’autore e del centro da cui proviene.

Nel momento in cui andiamo in stampa, i termini per l’iscrizione si stanno per chiudere (scadenza il 10 maggio), mentre la documentazione completa dovrà essere presentata entro il 30 novembre 2014. L’evento finale con le premiazioni si svolgerà entro aprile 2015.

Come dice il presidente della Amd Ceriello, una filosofia è sottesa al progetto, quella di “ribadire l’importanza del team diabetologico e dimostrarne i punti di forza”, perché è ormai ampiamente dimostrato che, quando attorno al fulcro del centro diabetologico opera una squadra coordinata di operatori, l’assistenza e la cura prestate al paziente sono migliori.

Oggi anche la diabetologia deve fare i conti con la fase di grande cambiamento che investe tutta la sanità, condizionata da inedite difficoltà economiche e necessità di ristrutturazione. D’altronde, qualsiasi mutamento o riorganizzazione deve mantenere fermo il fine di rispondere ai reali bisogni del cittadino-paziente. Nel caso del diabete, patologia cronica complessa e in aumento, osserva Nicoletta Musacchio, vicepresidente dell’Associazione medici diabetologi, “il cuore del valore dell’assistenza e della cura sono la multidisciplinarità, la competenza e l’approccio di squadra. Ci vogliono strumenti organizzativi che pongano al centro il paziente e permettano la personalizzazione della terapia, non soltanto per quanto riguarda lo stile di vita, ma anche l’aspetto farmacologico. Oggi spesso il team diabetologico è trascurato, in certi reparti si fatica ad avere personale infermieristico dedicato: il nostro lavoro deve invece essere valorizzato, come del resto riconosce il Piano nazionale del diabete, che dà grande rilievo alle competenze specialistiche, al team, all’autonomia consapevole del paziente, ai concetti di rete, integrazione e continuità assistenziale. Se il paziente è inserito in un percorso all’interno di una squadra ottiene buon controllo, miglioramento dei parametri metabolici, minore necessità di visite, più alta aderenza alla terapia: è dimostrato. E questa rete deve comprendere il centro diabetologico, gli infermieri, i medici generalisti”. Proprio sui medici di base va puntata l’attenzione: se esiste un problema economico in sanità, legato anzitutto alla spesa ospedaliera, un nuovo modello organizzativo deve saper creare -continua Musacchio- “un filtro a livello territoriale che permetta di adottare la soluzione appropriata ai bisogni del paziente, evitando l’accesso improprio in ospedale”. E per fare ciò è indispensabile coinvolgere i medici di base nel contesto della gestione integrata della persona con diabete.

L’organizzazione degli infermieri di diabetologia Osdi, come dice la presidente Roberta Chiandetti, ha aderito con convinzione al progetto Idee di valore, in ragione dell’importanza fondamentale che ha l’operatore infermieristico all’interno del team, con le sue competenze specifiche (a cui peraltro manca ancora un riconoscimento formale) e la sua capacità di lavorare in sinergia con gli altri attori.
 

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