Mille giorni di te e di pappe

 

I primi mille giorni, compresi quelli di vita intrauterina, di latte, pappe e alimentazione del bambino, sono fondamentali per ciò che sarà la sua vita in età adulta dal punto di vista della salute legata alla nutrizione. Diabete e obesità sono ovviamente i nemici principali da scongiurare optando per mille giorni di corretta alimentazione del bambino. Claudio Maffeis, pediatra dell’Università di Verona, in occasione del 70° Congresso italiano di pediatria mette in luce questi delicati mille giorni in cui la salute passa soprattutto da ciò che mangiamo. «C’è una fase – spiega Maffeis – in cui l’intervento nutrizionale è più efficace: i primi 1000 giorni dal concepimento, cioè vita intrauterina e primi due anni di vita. La maturazione cerebrale dell’ipotalamo, vera centralina di regolazione del delicato equilibrio fame/sazietà, avviene infatti in quel periodo».

Per questo è importante evitare sia eccessi sia difetti nel fornire l’adeguato fabbisogno giornaliero di nutrienti, in modo tale che l’intera vita dell’individuo non sia influenzata negativamente. Il suggerimento? Un’alimentazione equilibrata della madre durante la gestazione, per esempio, in modo che gli organi del nascituro si sviluppino bene. Nei primi due anni di vita è importante puntare sulla qualità, poiché gli agenti tossici contenuti in cibo scarso possono dare molti più danni al bambino che non all’adulto. Infine, bisogna fare attenzione alla tipologia dei nutrienti: non eccedere nelle proteine, nel sale e nello zucchero semplice per esempio, mentre i grassi si devono mantenere un po’ più alti: «nei primi due anni la quantità di grassi deve essere più elevata, fino al 40% degli apporti totali, dal momento che risultano basilari per la formazione delle strutture neurali». Va poi considerato un altro aspetto fondamentale: «La tendenza attuale ad abbandonare precocemente gli alimenti specifici per l’infanzia a favore di alimenti confezionati non specifici destinati agli adulti o a bambini più grandi, è uno dei fattori che richiede la massima attenzione e desta preoccupazione. I prodotti ad hoc per la prima infanzia rispondono infatti a criteri ben più elevati di sicurezza e adeguatezza nutrizionale in relazione ai primi anni di vita».

Dopo tutti questi consigli è doveroso precisare che il latte materno è il cibo migliore per garantire una crescita corretta, con un giusto bilanciamento dei nutrienti. Senza per questo far sentire in colpa le mamme che non possono allattare: esistono delle ottime alternative artificiali, l’importante è non dare il latte vaccino prima dell’anno di età. Infine è sconsigliato «lo svezzamento precoce, prima del 4° mese, poiché si espone il bambino ad un’eccessiva quantità di alimenti solidi, associati ad un aumento del peso».

Questo tema, l’alimentazione dei più piccoli, sarà oggetto della tavola rotonda con il Ministero della Salute, il cui obiettivo, conclude il pediatra, «è mettere a punto delle precise linee di indirizzo sulla nutrizione dei bambini nei primi 1000 giorni».

Eleonora M. Viganò

Fonte: Ansa