Una App per seguire il Ramadan

 

Quest’anno il Ramadan verrà seguito dal 29 giugno al 28 luglio e per i pazienti diabetici che lo praticano si possono presentare alcuni inconvenienti. Per questo i tecnici dell’Organizzazione mondiale della Sanità hanno studiato una App dedicata ai fedeli che devono comunque seguire le regole basilari per evitare crisi ipo o iperglicemiche, senza disturbare il loro digiuno.

Si chiama MDiabetes ed è stata pensata per i paesi di lingua francese, all’interno dell’iniziativa globale, avviata dall’Oms e l’Unione internazionale telecomunicazioni, Be He@lthy Be Mobile.

Coloro che praticano il Ramadan e sono diabetici riceveranno sul loro smartphone alcuni messaggi in grado di aiutarli a gestire i problemi che possono insorgere a causa del digiuno diurno e dei pasti invece serali. Qualche esempio? Bere un litro di acqua ogni mattina, prima di iniziare la pratica del digiuno, evitare di esagerare con i cibi nella fase serale, soprattutto evitando quelli ricchi di zucchero, come i datteri. I farmaci vanno dosati e organizzati sulla base del cambio di orari nella propria alimentazione.

Il progetto è stato lanciato dal Senegal proprio in corrispondenza con il mese del Ramadan. Nei paesi come il Senegal, infatti si è assistito a una rapida urbanizzazione che ha portato con sé alcuni cambiamenti nello stile di vita anche alimentare con un aumento di obesità giovanile e di casi di diabete di tipo 2. Le stime parlano del 4-6% della popolazione senegalese con il diabete, pari a circa 400mila persone, di cui solo 60mila diagnosticate e in trattamento.

Si è inoltre visto che durante il digiuno, si registravano sempre più casi di ricovero per complicanze dovute al diabete gestito scorrettamente. Durante il Ramadan, infatti, il consumo di zuccheri nelle ore serali sale in modo preoccupante. Quindi è necessario avere un aiuto esterno che riesca a garantire ai fedeli la possibilità di praticare il digiuno senza per questo dover correre rischi per la propria salute.

Questi suggerimenti potrebbero essere validi, con gli opportuni adattamenti, anche per altre pratiche diffuse di digiuno a scopi salutistici, terapeutici, per pratiche particolari di yoga e meditazione, per altre esperienze in cui l’alimentazione viene compromessa o modificata o per altri digiuni di tipo religioso. Quando si intraprende un cambiamento importante nella propria alimentazione o nello stile di vita è fondamentale comunicarlo al proprio diabetologo, affinché possa modificare la terapia per l’occasione.

 Eleonora M. Viganò

Fonte: Smartweek