A Grosseto si va a scuola di diabete

 

La Regione Toscana da 33 anni finanzia e promuove, in collaborazione con la Asl 9, un campo scuola per bambini e ragazzi fino a 14 anni affetti da diabete.

Il campo scuola, caratterizzato da vita comunitaria dai 7 ai 10 giorni, si è tenuto fino al 7 settembre scorso alla fattoria La Principina a Grosseto e ha visto dispiegarsi le forze sia della Asl 9 sia dell’Associazione giovani diabetici (ADG).

In questo campus abbiamo trovato al lavoro i sanitari della Pediatria dell’ospedale di Grosseto con lo scopo di trasmettere a chi si affaccia alla diagnosi di diabete, e a chi ci convive tra molte incertezze collegate al periodo di crescita e sviluppo, tutti gli strumenti e le conoscenze utili per autogestire la patologia.

Questo avviene sia con lezioni classiche, ma soprattutto, affinché i concetti siano più inseriti nella realtà quotidiana, attraverso la pratica. I ragazzi possono rivolgere i loro dubbi, possono fare ciò che viene loro insegnato mentre lo stanno apprendendo dall’insegnante stesso.

Lo scopo è quello di rendere i ragazzi consapevoli della loro malattia e quindi di essere in grado di conviverci, sempre con accanto la figura del proprio diabetologo, ma senza rinunciare alla loro autonomia. Il dolore, potente stimolo per curarsi, non è presente in questa malattia e può spingere i giovanissimi a non rendersi conto di cosa devono fare o non fare e di come affrontare la situazione nuova.

I ragazzi, proprio nel principio di una partecipazione attiva e non passiva alla malattia, hanno scelto insieme agli organizzatori il logo del campus: D.A.I (Dieta, Attività fisica e Insulina) che ce la fai! Acronimo che racchiude in sé i tre elementi basilari per potersi auto controllare nella gestione del diabete.

Da ultimo, ma non per importanza, perché proprio un campo scuola con vita comunitaria senza un “rientro a casa” come nelle normali attività extra? La condivisione della quotidianità e l’emulazione sono elementi chiave per la riuscita di un approccio al diabete fondato sulla gestione consapevole. Se i bambini facessero solo lezione e tornassero a casa forse non apprenderebbero le stesse cose nello stesso modo pieno e motivante.

In questi 33 anni hanno partecipato circa 750 bambini a questi campi scuola, la pediatria di Grosseto segue circa 50 casi di diabete giovanile, con ogni anno dai 2 ai 3 nuovi casi.

 Eleonora M. Viganò

Fonte: Maremma news