A scuola con il diabete: in Toscana nasce accordo per migliorare l’assistenza ai bambini che ne soffrono.

 

Migliorare l’accoglienza scolastica per garantire ai bambini diabetici la ‘normalità’ tra i banchi di scuola. Questo è l’obiettivo dell’accordo di collaborazione, di recente approvazione, voluto dalla Regione Toscana e stipulato con l’ufficio scolastico regionale e le associazioni dei pazienti con diabete per consentire ai bambini con diabete mellito di inserirsi serenamente nelle attività scolastiche, agevolando l’assistenza sanitaria necessaria alla gestione della condizione glicemica.

Un progetto che fa fronte alle necessità del bambino diabetico in relazione alla propria malattia, come la somministrazione regolare di insulina, la misurazione della glicemia o le periodiche assenze da scuola per i controlli sanitari di routine. I genitori potranno collaborare strettamente con il personale scolastico, fornendo ad esempio lo schema alimentare personalizzato della dieta e il piano farmacologico che il bambino deve rispettare anche durante le ore di lezione. Inoltre, il piano prevede un aggiornamento degli insegnanti sulla gestione del bambino affetto da diabete, con la partecipazione a incontri organizzati appositamente per favorirne l’inserimento in tutte le attività scolastiche al pari degli altri bambini.

Commenta Daniela Scaramuccia, assessore regionale al diritto alla salute: ”L’assistenza ai pazienti diabetici in età pediatrica rappresenta una delle sfide della sanità italiana. La Regione Toscana ha sempre prestato particolare attenzione a questa patologia, sia in termini di prevenzione, con strategie di promozione della salute che riguardano alimentazione e stili di vita, sia negli interventi sulla cronicità: assistenza ospedaliera, ma soprattutto una rete psico-socio-sanitaria adeguata a fronteggiare il disagio dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. L’accordo con l’Ufficio scolastico regionale per favorire l’inserimento del bambino con diabete in ambito scolastico è un passo ulteriore in questa direzione”’.

Un modello di assistenza che può essere seguito anche da altre regioni, per migliorare l’inserimento scolastico dei 10-20 mila pazienti in età scolastica con diabete di tipo 1 in Italia, secondo le stime nazionali.

Cinzia Pozzi
7 marzo 2012 [FONTE: Adnkronos]