ASSOCIAZIONI – FARMACISTI: LOMBARDIA, PIEMONTE, PROGETTO FARM&DIA

Il competente aiuto del farmacista

I farmacisti sono tra i principali interlocutori delle persone con diabete, che si presentano regolarmente al banco per ritirare insulina e farmaci. Si moltiplicano i corsi per rafforzare la loro competenza sulla patologia e la loro capacità di consiglio al paziente

I farmacisti lombardi e piemontesi si impegnano a dare il loro contributo per una migliore assistenza alle persone con diabete: è infatti pensando a loro, abituali frequentatori delle farmacie a causa della cronicità della loro condizione, che in Lombardia e in Piemonte le organizzazioni di categoria hanno pensato di mettere a punto una preparazione specifica sul diabete per il professionista che lavora dietro il banco.

Federfarma Lombardia, guidata dalla presidente Annarosa Racca, ha così deciso per il 2013 di allestire un corso specifico di formazione sul diabete riservato ai farmacisti, realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia e finalizzato a fornire migliore consulenza e supporto a chi convive con questa condizione patologica. L’attenzione dei farmacisti lombardi verso il diabete deriva dal continuo aumento dei casi: nella regione si calcolano circa 400mila pazienti, con un aumento di circa il 10% dal 2010 a oggi.

“La grande maggioranza dei diabetici lombardi ritira farmaci e dispositivi in farmacia -dice Patrizio Marnini, responsabile del progetto formativo dei farmacisti sul diabete- Riscontriamo un aumento, oltre che tra gli anziani, anche tra giovani e ragazzi. Tra le cause di questo incremento vanno segnalati in primis gli stili di vita non corretti: infatti, per il diabete di tipo 2 sarebbero prevenibili fino al 90% dei casi mediante alimentazione corretta, attività fisica regolare e riduzione del peso corporeo in eccesso, ciò che definiamo prevenzione primaria.”

Il corso, coordinato dal Gruppo di approfondimento tecnico diabetologico istituito dalla Regione Lombardia (Gat, di cui è referente clinico il diabetologo Giulio Mariani), tratta sette tematiche chiave: il ruolo del farmacista nell’educazione e prevenzione del diabete, l’utilità del controllo estemporaneo di glicemia in farmaci, le caratteristiche del diabete mellito, aspetti educativi dell’autocontrollo glicemico, corretta somministrazione di insulina, il diabete in pediatria, contraccezione, gravidanza e diabete, lesioni ai piedi.

In Piemonte, dal canto loro, gli Ordini dei farmacisti della Regione e Federfarma Piemonte insieme con l’Università piemontese (ex Facoltà di Medicina e Chirurgia e Farmacia di Torino e Novara) lanciano il Progetto Diabete e Farmacia: entro due anni saranno effettuati corsi di formazione e aggiornamento professionale in tutto il Piemonte per raggiungere gli oltre 3500 farmacisti che lavorano sul territorio. Oltre 800 farmacie (su 1500 totali) saranno formate entro settembre 2013.

Un apposito Comitato scientifico ha individuato il team di docenti, 40 medici specialisti in diabetologia, che gestiranno sul territorio piemontese i corsi presentando un programma didattico realizzato dai docenti delle Facoltà di Farmacia e Medicina e chirurgia degli atenei piemontesi (Gianluca Aimaretti, Fabio Broglio, Paola Brusa, Paolo Cavallo Perin, Armando Genazzani, Giorgio Grassi, Paolo Marzullo, Mariella Trovati).

L’idea degli organizzatori è di assicurare una “formazione basata su linee guida codificate e certificate” che consenta al farmacista “di ricoprire un nuovo ruolo -complementare a quello legato alla dispensazione dei medicinali- attraverso la presa in carico del paziente cronico effettuata con alcuni gesti professionali, quali il monitoraggio dell’assunzione dei medicinali, le corrette informazioni sanitarie, l’utilizzo dell’autoanalisi”. La farmacia può diventare così, a partire dal diabete, “un efficace strumento di prevenzione primaria e secondaria che condurrà ad una riduzione della spesa sanitaria e a un miglioramento dello stile di vita dei cittadini”.

Il diabetologo Paolo Cavallo Perin, professore all’Università di Torino, direttore di Medicina interna presso la Città della Salute e della Scienza, già presidente della Sid, ricorda che “in Piemonte la prevalenza di diabete noto è del 4,9% e sta progressivamente aumentando”. A suo parere, “il farmacista moderno può essere un importante veicolo di informazione nei programmi di intervento sul diabete”. Infatti, “il contatto diretto e continuo del farmacista con questi cittadini costituisce un’importante occasione di dialogo per la terapia e la sorveglianza delle complicanze nei pazienti con diabete noto, per la diagnosi precoce nelle persone con diabete misconosciuto, e per l’identificazione dei soggetti  a rischio da indirizzare a programmi di prevenzione del diabete”. Il farmacista “può contribuire a diffondere nella popolazione una corretta visione del diabete affinché il cittadino possa essere di aiuto a sé stesso e agli altri, per salvaguardare la qualità della vita con senso di responsabilità e libero da paure o pregiudizi ingiustificati”. Pertanto, “il corso sul diabete intende fornire ai farmacisti della Regione Piemonte conoscenze aggiornate sulla malattia per rispondere alle richieste dei cittadini con competenza  e in piena sintonia con gli altri operatori sanitari. La struttura e i contenuti del corso sono finalizzati a garantire comportamenti professionali omogenei sul territorio regionale, con un appropriato uso delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti”.

Iniziativa AMD – BAYER: Al via il “Punto diabete in farmacia”

Si è svolto ad Altavilla Vicentina (Vicenza), lo scorso 20 aprile, il primo evento dell’iniziativa Farm&Dia, un programma di formazione sul diabete dedicato ai farmacisti, curato dall’Associazione medici diabetologi (Amd) e sponsorizzato da BayerHealthCare. Il corso aveva per titolo “Punto diabete in farmacia – Una risorsa nella rete della gestione integrata dell’assistenza alla persona con diabete. L’autocontrollo personalizzato in risposta ai bisogni di cura del paziente”.

Il programma formativo è indirizzato a valorizzare le competenze professionali del farmacista per esprimere il suo ruolo assistenziale, facendo da ponte tra paziente e medico, puntando sulla specializzazione delle farmacie, la loro capillarità e accessibilità. L’obiettivo degli eventi che verranno realizzati in varie località sul territorio nazionale, è creare nelle farmacie un punto di riferimento di assistenza che potrà svolgere importanti funzioni sia di prevenzione primaria e secondaria, sia di sostegno alla persona con diabete.