La diagnosi di diabete spesso si accompagna allo spauracchio di diete rigide, privazioni e alla sensazione che si debbano abbandonare carboidrati, dolci, alcolici e – più in generale – che si debba dire addio ai piaceri della tavola.
Di sicuro il diabete va trattato nel modo corretto, seguendo i tre pilastri: terapia, alimentazione e attività fisica. L’equilibrio tra questi tre elementi, in accordo e con l’aiuto del diabetologo, è fondamentale per gestire il diabete e vivere una vita normale.
Quindi davvero la persona con diabete dovrà dimenticarsi le gioie di una cena conviviale? In realtà la sana alimentazione della persona con diabete è del tutto simile a quella che dovrebbe seguire chiunque, per stare bene. I carboidrati – meglio se integrali – non vanno eliminati, vanno consumate verdure in abbondanza durante i pasti, per facilitare l’assorbimento degli zuccheri complessi e per saziare di più, la frutta si può consumare come spuntino. Con il proprio medico e in base alla propria situazione si possono stabilire delle linee guida più specifiche e un regime alimentare costruito ad hoc.
Niente sgarri dunque? Non siamo robot, e spesso giocare sulla forza di volontà in modo così importante e per tutta la vita porta a risultati opposti, per questo ci possono essere alcune concessioni che aiutano la parte più psicologica. Francesca Spasaro, specialista in endocrinologia, suggerisce di lasciarsi andare – ma sempre all’interno di una quotidianità controllata – consumando per esempio la pizza e aggiustando la terapia all’occorrenza: meglio se preparata con farine integrali e magari alle verdure.
I dolci sono un altro strappo alla regola da gestire insieme al proprio diabetologo. Stesso discorso vale per gli alcolici, che devono essere comunque consumati durante i pasti: un bicchiere di vino, per esempio, può essere una concessione utile allo spirito. Secondo la specialista è importante non eliminare nulla in assoluto, ma avere un buon equilibro e una consapevolezza degli effetti che gli alimenti hanno sulla nostra glicemia, così da sapersi regolare senza rischi per la salute.
Fonte: Pazienti.it