Anno 25 N°3 Ottobre – Dicembre 2008

Nella scuola qualcosa si muove

Di problemi la scuola italiana ne ha davvero tanti e le recenti ricette proposte dal Governo e dalla attuale titolare del ministero dell’Istruzione per risolverne almeno alcuni hanno suscitato non pochi dissensi e proteste. Non vorremmo aggiungere quindi altra carne al fuoco su un terreno già molto conflittuale. D’altra parte, è noto (e il nostro giornale ne ha parlato più volte) che anche i diabetici hanno qualcosa da chiedere al sistema scolastico, visto che molti insegnanti non conoscono i problemi dei bambini affetti da diabete, in molti istituti le mense non tengono conto delle loro particolari esigenze alimentari, spesso ragioni di orario e di organizzazione rendono difficile l’osservanza rigorosa della terapia insulinica eccetera.

E allora accogliamo con soddisfazione la notizia che una senatrice della Repubblica, Emanuela Baio, eletta nelle fila del Partito democratico, si è posta ufficialmente il problema del diabete a scuola e, in un recente incontro promosso dalla Federazione diabete giovanile a Roma, ha annunciato un prossimo confronto “prima di Natale” con i sindacati proprio per parlare di questo argomento. Infatti, la  Commissione parlamentare per l’infanzia ha intenzione di discutere con le forze sindacali del mondo della scuola la via migliore per sensibilizzare il corpo insegnante sulla necessità di assicurare al bambino con diabete la necessaria assistenza durante le ore trascorse in aula. Ci pare decisamente un’ottima idea, perché, se è vero che molti progressi sono stati fatti nel corso degli anni, soprattutto grazie all’attivismo delle associazioni dei pazienti, la normale integrazione del giovane e giovanissimo diabetico a scuola non è dappertutto un fatto pacifico. Che a livello istituzionale ci si sia accorti del problema e si sia deciso di agire, è davvero una buona nuova.

La senatrice Baio dice cose che troviamo del tutto condivisibili: “L’assistenza a un bambino malato di diabete non necessita di competenze scientifiche particolari: occorre quindi sensibilizzare gli insegnanti e fornire loro gli idonei strumenti di conoscenza della patologia. Gli insegnanti possono imparare le buone prassi così come hanno fatto i genitori del bambino con diabete”. Ben detto. A questo punto, dunque, speriamo che siano rose e che fioriscano.

Lorenzo Verlato

Il punto
La giornata mondiale del diabete
I monumenti illuminati di luce blu in 160 Stati del pianeta sono stati anche quest’anno il lato più spettacolare del World diabetes day promosso da Idf e Oms. Al centro dell’evento bambini e adolescenti diabetici, che in molti Paesi non ricevono assistenza e cure adeguate

Personaggi
Una vita normale è possibile
Giovanni Maule ha raggiunto le 71 primavere, è diabetico da quando era ragazzino e oggi festeggia sei decenni di convivenza serena con una condizione che è riuscito a gestire e a domare, diventando un esempio positivo anche per gli altri

Aggiornamento
La glicemia amica del cuore
Due importanti ricerche, presentate al congresso della Società americana di diabetologia Ada, aiutano a individuare gli obiettivi terapeutici ottimali per prevenire le complicanze cardiovascolari

Manuale di sana alimentazione
In cucina con il diabete
I consigli del dottor Mario Pupillo, Responsabile U.O. di Diabetologia e malattie metaboliche del P.O. di Lanciano

Ricette
Tre ricette semplici e raffinate che ben si combinano fra di loro e consentono di gustare un pranzo saporito e correttamente bilanciato. Particolarmente indicate per chi ama il pesce.

Prevenzione
Quando il sole fa bene
La vitamina D, che si può assumere esponendo la pelle ai raggi solari o con gli alimenti, può avere benefici effetti preventivi contro l’insorgenza del diabete di tipo 1: sono i risultati di un recente studio che richiede però ulteriori conferme.