EDITORIALE
Le leggi, i manifesti, i fatti e la realtà
Proprio mentre si celebra, come ogni anno, in tutto il mondo il World diabetes day (14 novembre), fa piacere constatare che l’Italia, a volte, si trova in posizioni di avanguardia nel mondo: Infatti, proprio in tema di diabete, può vantare qualche primato importante: dalla storica Legge 115, per esempio, al molto più recente “Manifesto dei diritti della persona con diabete”, firmato poco più di un anno fa dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e da Diabete Italia, redatto dopo una approfondita consultazione con le numerose associazioni di volontariato attive sul territorio. Esiste, insomma, una crescente sensibilità nei confronti di un problema sempre più diffuso e che coinvolge un numero sempre maggiore di persone.
Si tratta di un fatto positivo, che trova poi anche un concreto rispecchiamento, per esempio, nel buon livello dell’assistenza diabetologica e nella qualità della vita percepita dai giovani diabetici italiani, che -come potete leggere nel servizio che pubblichiamo in questo numero- risulta migliore di quella dei loro coetanei stranieri.
Se si legge il Manifesto dei diritti, ci si può rendere conto e rallegrare del fatto che vi sia ormai piena coscienza -anche nella sfera politica, dunque- di quali siano i nodi sui quali intervenire per affrontare la questione e migliorare la condizione di chi deve convivere con il diabete. Il testo tocca infatti tutti i punti chiave: sottolinea che la persona con diabete è titolare degli stessi diritti di tutti i cittadini e che in nessun caso deve essere penalizzato o discriminato, tiene conto dell’importanza dell’informazione e dell’educazione continua degli individui, insiste sul controllo e sulla prevenzione, sollecita l’impegno nella ricerca, sostiene e incoraggia l’associazionismo, non trascura problemi specifici e cruciali come il diabete in gravidanza, l’inserimento dei ragazzi a scuola e quello, nuovo e attualissimo, dell’assistenza ai diabetici immigrati.
Non è poco, naturalmente, ma -come tutti i nostri lettori sanno e come testimonia la nostra intervista a una protagonista dell’associazionismo italiano, Maria Luigia Mottes, che ha molto contribuito all’elaborazione di quel manifesto- il lavoro da fare sul campo resta tantissimo: gli interventi delle istituzioni sono carenti (per esempio, nella scuola, ancora impreparata di fronte al diabete), l’informazione al paziente e alla popolazione non è sempre adeguata, una politica sanitaria ossessionata dai tagli rischia di compromettere l’assistenza, le associazioni fanno molto, però vorrebbero un riconoscimento effettivo del loro prezioso lavoro e così via. Un impegno immane, che riguarda un po’ tutti, ma non impossibile. E soprattutto necessario.
IL PUNTO
IL DIFFICILE EQUILIBRIO A TAVOLA
Noi e il cibo
Anoressia, bulimia, obesità, diabete: quanto può diventare complicato il nostro rapporto con un fatto naturale come il mangiare. Ne abbiamo parlato con un esperto, lo psicanalista Massimo Recalcati, e con un gruppo di indossatrici che contestano il modello della donna ipermagra
Aggiornamento
ALLARME NEGLI STATI UNITI
Bimbi di taglia troppo forte
Aumentano i casi di obesità e di diabete di tipo 2 nei giovani e giovanissimi americani: si stanno sperimentando con successo programmi educativi nelle scuole per arginare il fenomeno
Aggiornamento
IPOGLICEMIA: I LIMITI DELLA TERAPIA INTENSIVA
Discesa pericolosa
Il livello glicemico deve essere mantenuto il più possibile nella normalità, evitando che si abbassi troppo: al di sotto di 70 mg/dL si va incontro a scompensi e rischi, che è importante saper prevenire
INDAGINE
OBIETTIVO SUGLI UNDER 25
La questione giovanile
Come vivono i bambini e i ragazzi diabetici? Con diversi problemi, ma anche con ampi margini di miglioramento della loro condizione. E gli studi Dawn Youth e Alba ci dicono che in Italia va meglio che in tanti altri Paesi industrializzati
INTERVISTA
INCONTRO CON MARIA LUIGIA MOTTES
In difesa dei diritti
Da trent’anni impegnata nel volontariato, la presidente dell’Associazione diabetici delle provincia di Milano ci parla delle esigenze fondamentali dei pazienti, a partire da una educazione sanitaria che dia piena padronanza sulla propria patologia
Attualità
PROMOSSI DA STUDI INTERNAZIONALI
Pesce, frutta e un bel caffè
Secondo alcune recenti ricerche, la classica dieta mediterranea contribuisce a ridurre l’invecchiamento cerebrale, qualche tazza di espresso o di tè aiuta a prevenire l’insorgenza del diabete. Grazie al loro effetto antiossidante
di Paolo Brunetti
MANUALE DI SANA ALIMENTAZIONE
In cucina con il diabete
Ritorniamo a parlare di piatti unici, anche in considerazione dell’interesse mostrato dai nostri lettori per questo tipo di menù, e vi proponiamo altre tre alternative in grado di soddisfare gusto ed equilibrio metabolico
dr. Mario Pupillo – Responsabile U.O. di Diabetologia eMalattie metaboliche del P.O. Lanciano