Assistenza diabetologica e PNRR: le proposte degli esperti

Maggiore integrazione tra strutture diabetologiche e medicina del territorio, rafforzamento dei centri multi-professionali e potenziamento della telemedicina: sono queste alcune delle indicazioni individuate dagli esperti dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e della Società Italiana di Diabetologia (SID) per la diabetologia italiana del futuro e condivise in un Position Paper col Senato e il Ministro della Salute Roberto Speranza. 

Le linee guida, stilate dalle due principali società scientifiche di settore, si inseriscono all’interno del dibattito sulla definizione di un nuovo modello di assistenza diabetologica, incentivata dalle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Missione 6 del Piano riguarda la riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera e territoriale, giustificata anche dai numerosi limiti e difficoltà che sono emerse durante la crisi pandemica. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha infatti messo alla luce diverse criticità del sistema, tra cui la significativa diminuzione della popolazione assistita nelle diabetologie.

Partendo dalle esperienze dirette e dai dati attualmente in mano alle due società scientifiche, il Position Paper ha come obiettivo principale quello di arginarne i principali limiti dell’attuale assistenza diabetologica italiana, come la carenza cronica di risorse umane, la poca integrazione tra strutture diabetologiche e medicina generale e la disomogeneità delle cure sul territorio nazionale.

Secondo le parole di AMD e SID, “Il Position Paper descrive le linee lungo le quali possa, auspicabilmente, essere tracciato il futuro dell’assistenza diabetologica in Italia, che riguarda almeno quattro milioni di persone con diabete e coinvolge nel complesso – tenendo conto anche di familiari e caregiver implicati – quasi una famiglia italiana su cinque“.

“Il PNRR rappresenta l’opportunità di una nuova strutturazione dell’assistenza territoriale – continuano AMD e SID – e in questo l’integrazione e le sinergie che potranno svilupparsi con la rete specialistica diabetologica potranno dare, siamo certi, risposte concrete per migliorare gli outcome clinici e la qualità di vita della persona con diabete“.

Le priorità individuate e condivise da AMD e SID per migliorare la gestione della patologia diabetica attraverso una riorganizzazione ospedaliera e territoriale sono le seguenti:

  1. Potenziare la rete diabetologica e basarla su centri multi-professionali ospedalieri o territoriali;
  2. Ottimizzare la rete diabetologica inserendo i professionisti isolati nei centri multi-professionali;
  3. Articolare la rete diabetologica in 350-400 centri multi-professionali, ognuno dei quali assiste circa 15000 persone;
  4. Allocare fondi per ampliare il reclutamento e la formazione di personale dedicato all’assistenza al diabete;
  5. Garantire maggiore sinergia tra specialisti endocrinologi/diabetologi e medici di medicina generale prevedendo la collaborazione di membri del team diabetologico presso le case della comunità, gli ospedali di comunità e le RSA;
  6. Implementare e potenziare la digitalizzazione (teleconsulti, teleassistenza, educazione terapeutica via web, condivisione di dati clinici, ecc.) integrando i processi per migliorare la qualità dell’assistenza attraverso il continuo dialogo medico-paziente ed il confronto tra professionisti;
  7. Rafforzare le funzioni e la professionalità del diabetologo nel suo ruolo di coordinatore dell’intero percorso di cura, anche attraverso una formazione specifica dedicata alle competenze manageriali.

“L’auspicio è che il nuovo modello organizzativo, mutuando gli aspetti virtuosi dell’esperienza clinico-assistenziale maturata negli ultimi anni – a partire dalla multi-professionalità garantita dal team diabetologico – sappia declinare questo patrimonio di professionalità, conoscenze e competenze in chiave di maggiore prossimità e capillarità, sfruttando a pieno anche l’opportunità offerta dalle nuove tecnologie”, concludono i portavoce delle società scientifiche.


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