ASSOCIAZIONI – FEDERAZIONE DIABETE GIOVANILE

La conferenza dei giovani

La Federazione diabete giovanile ha organizzato a Bologna, con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione Emilia Romagna, la prima Conferenza nazionale dei giovani con diabete, dedicata al tema “Il diabete: la cura, lo stato giuridico”. L’evento ha ospitato medici, giuristi, esponenti delle istituzioni, cittadini-pazienti, che hanno così potuto confrontarsi a tutto campo sulle problematiche del diabete giovanile e sul tema del diritto alla salute e della omogeneità dell’assistenza.

Come riportato sul numero di ottobre-dicembre 2013 del periodico della Fdg Progresso diabete, il presidente della Federazone diabete giovanile Antonio Cabras ha introdotto l’evento affrontando un nodo cruciale della problematica, che gli sta particolarmente a cuore: “I problemi di carattere medico sono certamente i principali -ha argomentato- ma non gli unici per i diabetici. Anzi, ai progressi che si registrano in campo medico corrisponde un aggravamento dei problemi di inserimento e di partecipazione completa alla vita sociale. Ancora oggi purtroppo solo l’1,2% dei diabetici trova occupazione prevalentemente nei servizi e nelle costruzioni. Da indagini su 400 imprese solo 39 erano a conoscenza della presenza di diabetici nell’azienda. Dunque, la persona con diabete è costretta a nascondere la propria condizione e il 34% delle imprese non prende in considerazione l’assunzione di diabetici. Le discriminazioni non si fermano solo al mondo del lavoro: ne è coinvolta anche la scuola, che denuncia disagi inerenti al controllo glicemico e alla pratica della terapia insulinica degli alunni pari all’85%”.

Gianni Loy, ordinario di Diritto del lavoro dell’Università di Cagliari, ha confermato l’analisi di Cabras: ”Nell’ambito del lavoro, ciò che conta è l’idoneità a svolgere le mansioni per le quali si venga assunti. Non esistono, cioè, sani e malati. Questo principio, però, non sempre trova effettiva applicazione. Il principale ostacolo è costituito dal pregiudizio e dalla discriminazione di cui sono, spesso, vittime quanti possiedono particolari caratteristiche, e tra essi i diabetici. Si tratta di una forma di discriminazione che costringe molte persone a nascondere la malattia e che abbiamo il compito di combattere e superare”.

Tra i partecipanti alla conferenza di Bologna, si segnalano anche Paola Pisanti, presidente della Commissione diabete del Ministero della Salute e Marco Comaschi, membro del comitato scientifico Ibdo-Bbdo (Italian barometer diabetes observatory) e presidente del Progetto Dawn2 italiano, che hanno sottolineato l’importanza del piano nazionale sul diabete (di cui Tuttodiabete si è ampiamente occupato sul numero 1/2013).

Merita inoltre una menzione la tavola rotonda “Le azioni che vorrei”, nel corso della quale i giovani diabetici hanno potuto esprimere le loro opinioni, necessitàe ed esigenze ai rappresentati della comunità scientifica e delle istituzioni politico-amministrative.

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