ASSOCIAZIONI
Attenzione al prediabete
Congresso internazionale a Nizza
Si terrà in Francia, a Nizza, dall'1 al 4 aprile 2009, il terzo congresso internazionale dedicato a "Prediabete e sindrome metabolica – Epidemiologia, gestione e prevenzione di diabete e malattie cardiovascolari". L'appuntamento coinvolge esperti e specialisti provenienti da tutto il mondo: dagli Stati Uniti a Hong Kong, dal Belgio al Giappone, da Israele alla Gran Bretagna, dalla Francia alla Cina, dall'India alla Svezia, dall'Australia all'Italia (nel comitato scientifico c'è Stefano Del Prato, dell'Università di Pisa).
Il tema è, d'altronde, di crescente importanza, in quanto la condizione di prediabete e la sindrome metabolica riguardano ormai un numero di persone compreso fra una su sei e una su tre nei Paesi più industrializzati e nelle aree urbane delle nazioni in via di sviluppo.
Come si legge nella presentazione dei copresidenti del segretariato scientifico del congresso (l'inglese George Alberti, gli israeliani Avraham Karasik e Pesach Segal, l'australiano Paul Zimmet), il prediabete e la sindrome metabolica hanno un grande impatto sulla salute pubblica perché sono strettamente correlate con l'aumento dei casi di diabete e patologie cardiovascolari. Insomma, queste condizioni non sono ancora diabete, ma ne costituiscono in molti casi l'anticamera e sono quindi un fattore di alto rischio, a cui si deve rispondere con diagnosi precoci e sistematica opera di prevenzione.
Il congresso di Nizza -come i precedenti di Berlino (2005) e Barcellona (2007)- si prefigge di riunire insieme alcuni fra i maggiori studiosi della materia per fare il punto sulle più recenti e avanzate ricerche cliniche ed epidemiologiche, sulle più rilevanti novità terapeutiche, sui nuovi farmaci disponibili, e di intensificare la collaborazione fra diabetologi e cardiologi, data la stretta connessione delle rispettive aree di intervento.
Nell'occasione saranno tributate onorificenze ufficiali a due medici statunitensi, Jesse Roth e Scott Grundy, che hanno grandemente contribuito al progresso nella ricerca e nella cura sul diabete e sulle patologie cardiovascolari.