Mal d’aereo
Per i portatori di una pompa insulinica volare può comportare il rischio di ipoglicemia: è questione di pressione. Un team di ricercatori inglesi ha studiato il fenomeno e fornisce utili consigli
Molti pazienti diabetici, bambini e adulti, trattati con la terapia infusionale continua mediante pompa, hanno sperimentato una ipoglicemia durante un volo di linea dopo 60-90 minuti dal decollo. Ciò ha spinto alcuni ricercatori dell’Università di Newcastle (Regno Unito) a indagare l’effetto della depressurizzazione sul funzionamento della pompa (King BR et al. Changes in Altitude Cause Unintended Insulin Delivery From Insulin Pumps Mechanisms and implications. Diabetes Care 2011; 34:1932-33).
Attraverso una serie di misure eseguite sia in un aereo in volo sia in una cabina di depressurizzazione, gli autori hanno messo in evidenza come, passando, nell’arco di 20 minuti dopo il decollo, da una pressione di 760 mmHg (una atmosfera), al suolo, a una di 560 mmHg, a una altezza di 40.000 piedi, la pompa eroga una quantità di insulina in eccesso di 1-1.4 unità. Ciò si deve al fatto che, durante la depressurizzazione, l’aria disciolta nell’acqua della preparazione di insulina si libera formando bolle che spingono una quantità maggiore di insulina nel sistema infusionale. Viceversa, durante la discesa, quando la pressione atmosferica sale, l’aria torna a disciogliersi nell’acqua e l’insulina viene erogata in difetto di 0.6-0.9 unità.
Queste variazioni della erogazione insulinica sono sufficienti, in soggetti con elevata sensibilità all’insulina, a provocare una abnorme fluttuazione della glicemia, da un possibile episodio ipoglicemico durante il decollo a una abnorme iperglicemia nella fase di atterraggio.
Gli autori hanno anche evidenziato come una variazione più marcata della pressione nell’aereo dovuta a un evento catastrofico, con il passaggio da 760 a 260 mmHg nello spazio di un minuto, può causare una anomalia meccanica del funzionamento della pompa e una erogazione in eccesso di insulina, anche superiore alle 8 unità, per effetto di una maggiore spinta del pistone.
Da queste osservazioni derivano alcuni consigli degli autori:
1. Il reservoir della pompa non dovrebbe contenere più di 1.5 ml di insulina.
2. Disconnettere la pompa prima del decollo e riconnetterla una volta raggiunta l’altitudine di crociera dopo aver eliminato le bolle d’aria presenti nel reservoir.
3. disconnettere di nuovo la pompa dopo l’atterraggio e immettere 2 unità di insulina nella linea infusionale prima della definitiva riconnessione.
4. In caso di rapido e violento cambio di pressurizzazione, disconnettere la pompa di insulina.