L’automonitoraggio della glicemia aiuta le persone affette da diabete mellito a tenere sottocontrollo l’indice glicemico.
I valori glicemici possono, infatti, cambiare nel corso della giornata e una maggiore consapevolezza da parte del paziente, può essered’aiuto nel monitoraggio costante della propria condizione. E’ possibile, quindi, prevenire le gravi complicanze croniche della patologia mantenendo un controllo adeguato della glicemia con le terapie oggi disponibili.
L’obiettivo da perseguire è ottenere nel diabetico, valori di glicemia quanto più possibile vicino alla norma, minimizzando nello stesso tempo il rischio di ipoglicemia.
Si può ritenere a buon diritto che l’automonitoraggio della glicemia rappresenti il più
importante progresso compiuto, negli ultimi 50 anni, nel campo della terapia del diabete.
Soltanto con la rilevazione domiciliare della glicemia in momenti diversi della giornata, infatti, è possibile avere le indicazioni necessarie per l’aggiustamento della terapia farmacologica o per le modifiche da apportare alla dieta e all’attività fisica svolta.
L’automonitoraggio glicemico è, perciò, un elemento fondamentale nel processo di
educazione dei soggetti diabetici all’autocontrollo.
Le modalità di automonitoraggio variano in rapporto al tipo di diabete e alle peculiarità dei singoli pazienti:
− Nei pazienti con diabete di tipo 1, abitualmente trattati con 3-4 somministrazioni di insulina, il controllo della glicemia deve essere eseguito mediamente 4 volte al giorno: prima di ogni pasto (quindi prima di ogni iniezione) e prima di andare a letto.
Può essere utile determinare, sia pure con minore regolarità, anche la glicemia 90 minuti dopo il termine dei pasti. Il diabetico di tipo 1 può, così, essere addestrato ad apportare piccole variazioni alle singole dosi di insulina in rapporto al valore della glicemia.
− Nel diabete di tipo 2, caratterizzato da una maggiore stabilità dei valori glicemici, è sufficiente eseguire un controllo più saltuario, limitato mediamente a 1-2 controlli al giorno. La necessità di un controllo glicemico è però maggiore nelle fasi di aggiustamento della terapia.
E’ opportuno valutare anche i valori post prandiali della glicemia, in considerazione del ruolo a questi attribuito nella genesi delle complicanze.
L’automonitoraggio della glicemia e l’applicazione di una terapia razionale, consentono oggi di prevenire le complicanze croniche del diabete, di ridurre in modo sostanziale l’inabilità e la mortalità prematura indotta da questa malattia e di abbattere, di conseguenza, i costi causati dalla malattia, sia in termini economico-sociali, che in termini personali di sofferenza.