Balduzzi, firmata proposta di Piano sulla malattia diabetica

 

L’appuntamento con la Giornata Mondiale del Diabete, lo scorso 14 novembre, ha rappresentato quest’anno, in Italia, l’occasione non solo per parlare della malattia con I cittadini attraverso le campagne istituzionali ma anche con i rappresentanti politici per migliorare il piano sanitario di assistenza al paziente diabetico su territorio nazionale.

Se n’è parlato alla II Conferenza Nazionale sul Diabete, organizzata da Diabete Italia il 6 novembre presso il Senato della Repubblica, dove è stata rimarcata la necessità di approvare un Piano Nazionale del Diabete che preveda misure assistenziali regionali, una maggiore prevenzione, la necessità di una diagnosi precoce e percorsi facilitati per garantire i diritti dei pazienti.

“In questa Seconda Conferenza – ha detto Umberto Valentini, presidente di Diabete Italia, nel suo intervento conclusivo dell’appuntamento – Diabete Italia ha voluto ascoltare e far ascoltare, anche prevedendo la ripresa e la messa on line di tutti gli interventi, integrati da alcune interviste, quanto si sta facendo a livello centrale per il Diabete. Le persone con diabete e i Team sono abituati a confrontarsi, non sempre con successo, con Asl e Regioni, e non tutti conoscono la qualità e la profondità del lavoro di analisi e di proposta che viene svolto nelle sedi più autorevoli: Senato, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia per i servizi sanitari regionali, Aifa e Istat. Insomma, a Roma molto si è mosso e si muove”.

Durante la conferenza il ministro della Salute Renato Balduzzi ha annunciato di aver firmato la proposta di Piano sulla malattia diabetica perchè, come ha sottolineato, ”è una malattia cronica che ha un forte impatto sociale che incide significativamente sula spesa sanitaria: migliorando la prevenzione e l’assistenza ai diabetici si possono ridurre concretamente l’incidenza della malattia e delle sue complicanze e determinare un aumento dell’aspettativa di vita e della sua qualità”. Il ministro ha quindi dichiarato che è necessario ripensare culturalmente l’approccio al paziente diabetico, attraverso una continuità assistenziale tra territorio e ospedale, un corretto targeting del diabetico, una maggiore integrazione delle politiche sociosanitarie e l’integrazione operativa tra servizi.

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete è stato anche presentato l’Italian Barometer Diabetes Report 2012, un documento elaborato dal Consorzio Mario Negri Sud all’interno dell’Italian Barometer Diabetes Observatory: si tratta di un ‘libro bianco‘ che disegna il quadro di assistenza al diabetico in Italia e mette in luce criticità e possibili cambiamenti attuabili per migliorare la gestione della malattia. In particolare emerge la definizione di diabete come malattia cronica ‘non trasmissibile’ che, insieme alle altre quali tumori, malattie cariovascolari e malattie respiratorie croniche, può avere un forte impatto sulla società. Nel 2011 erano 35 milioni i diabetici di tipo 1 e 2 in Europa, una cifra che secondo le stime raggiungerà i 43 milioni, con una crescita del 23%, entro il 2030. In Europa nel 2011 sono stati spesi 89 milioni di euro per la gestione e assistenza del paziente diabetico.

Cinzia Pozzi

22 novembre 2012 [FONTE: Diabete Italia]