Un nuovo studio, di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze nutrizionali dell’Università di Toronto (Kayaniyil e altri), getta nuova luce sui rapporti esistenti tra la concentrazione plasmatica di vitamina D e la regolazione del metabolismo del glucosio (cfr. dossier su Tuttodiabete 3/2011). L’indagine è stata condotta su 500 persone di 50 anni, a rischio di sviluppare il diabete, perché portatori di uno o più fattori di rischio, come obesità, ipertensione, storia familiare di diabete, diabete gestazionale, neonati macrosomici. I soggetti, di cui si conosceva la concentrazione plasmatica basale di vitamina D, sono stati sottoposti, in condizioni di base e dopo un follow up di tre anni, a un carico orale con 75 g di glucosio. Si sono quindi valutate resistenza insulinica, funzione beta-cellulare e glicemia utilizzando l’area sotto la curva glicemica. Lo studio, a conferma di quanto documentato in precedenza da altri, ha dimostrato, in maniera prospettica, una chiara associazione fra la concentrazione basale di vitamina D, da un lato, e il mantenimento di una buona funzione beta-cellulare e un più favorevole andamento della glicemia dopo tre anni di osservazione, dall’altro.