Finiti i Mondiali, messi via maxischermi, magliette e tifo, il calcio spettacolo si è preso una pausa estiva: noi però possiamo continuare a praticarlo nei nostri campi o campetti, in modo più o meno amatoriale, a volte basta solo qualche amico, un pallone e qualcosa per segnare la porta. O addirittura in spiaggia, con la doppia sfida a caldo e sabbia. Questo sport, se praticato in modo regolare, è in grado di cambiare in meglio la composizione corporea e quindi portare benefici alla salute. Uno su tutti? Ovviamente il controllo della glicemia in pazienti che soffrono di diabete di tipo 2.
Lo studio arriva dall’Università di Copenaghen (Danimarca), dove Jans Bangsbo e colleghi hanno studiato gli effetti del gioco del calcio su 21 uomini con diabete di tipo 2 e 32 uomini con ipertensione di età compresa tra 30-60 anni, analizzandone i cambiamenti metabolici e cardiovascolari.
Dall’analisi dei risultati si è visto che 24 settimane di allenamenti con cadenza bisettimanale, senza praticarlo a livello agonistico, ma solo in modo amatoriale e ricreativo, sono riusciti ad abbassare la pressione e migliorare le funzioni cardiache. Ma non basta: come dicevamo anche la composizione del proprio corpo cambia e i provetti calciatori hanno perso il 12% del loro grasso addominale, quello coinvolto proprio nei meccanismi di insorgenza del diabete di tipo 2. La glicemia si riduce del 20% rispetto a chi è inattivo.
Se avevate ancora dei dubbi all’idea di allenarvi seriamente, mettete da parte la pigrizia e trovatevi una squadra per giocare: benefici e divertimento ricompenseranno la fatica.
Eleonora M. Viganò
Fonte: Urbanpost