Cho Oyu, Campo Base Avanzato (ABC), 5770 m., 26 settembre 2002
Il passo del Kumbu Lha è lì a segnare un confine teorico fra il Nepal e il Tibet. Per noi rimane lì come barometro a testimoniare la possibilità di salire o d’aspettare ancora al campo base avanzato. Notizie giunte via radio dicono che in Nepal il monsone è ancora attivo con piogge nelle valli e nevicate in quota e queste nubi passano proprio sul Kumbu Lha chiudendolo ad ogni possibilità di miglioramento meteorologico. Oggi è il terzo giorno di neve e vento che investe anche il settore tibetano dell’himalaya e che blocca tutti i gruppi alpinistici a un riposo forzato. Alcuni sherpa presenti al campo 2 hanno cercato di recuperare le bombole d’ossigeno depositate al campo 3 qualche giorno prima per un tentativo alla vetta da parte di un gruppo commerciale, ma hanno desistito per le pessime condizioni della montagna. Gli alpinisti presenti al campo 2 stanno con difficoltà rientrando al campo base sotto il peso di enormi zaini: le prime rinunce e i primi rientri a valle sono visibili a tutti. Amareggia questa situazione meteorologica così strana e avversa alla normale stagione post-monsonica. L’effetto serra, l’inquinamento e le mutazioni generali del globo che la televisione ci propone sempre più sovente hanno toccato anche quest’angolo di mondo. Le nostre facce lunghe, assieme alle barbe oramai incolte, e i capelli sporchi, la dicono lunga sullo stato d’attesa di ognuno di noi. Cerchiamo però di tenere alto e sveglio il morale con un torneo di scacchi, dove Stefano e Paolo Cerin si affrontano all’ultima mossa e con numerose partite a carte, a coppie miste, dove Marianna e Patrizia si impegnano non poco nel loro compito. Quando poi un raggio di sole filtra sul telo della tenda, subito prendiamo i binocoli per vedere le condizioni della montagna e per scrutare gli sprazzi di un pallido cielo. E’ un buon segno, abbiamo ancora dei giorni a disposizione e cercheremo di essere presenti fino alla fine del tempo a noi concesso.
Giampaolo Casarotto