Dalla pelle all’insulina

 

Riprogrammare le cellule della pelle del paziente diabetico, così che possano produrre insulina. Non si tratta di fantascienza, ma del lavoro duro e faticoso portato avanti a partire dal 2006 dai ricercatori della New York Stem Cell Foundation. Il team è riuscito quindi a utilizzare le stesse cellule epiteliali di una donna malata di diabete di tipo per produrre linee cellulari staminali da differenziare in cellule in grado di produrre insulina, le cellule beta, quelle che mancano in questi pazienti. Questo traguardo è importante per diversi aspetti: in primo luogo perché offre nuove possibilità terapeutiche nella cura di una patologia cronica, collegata all’esigenza costante di iniezioni di insulina, in secondo luogo perché sfrutta le cellule dello stesso paziente, scongiurando il rigetto.

Nello studio, Dieter Egli (coordinatore della ricerca con Mark Sauer del Columbia University Medical Center) e colleghi hanno descritto come sono riusciti a generare con successo linee cellulari embrionali staminali derivate dal trasferimento del nucleo a partire da cellule adulte somatiche. “Fin dall’inizio – spiega Dieter Egli – , l’obiettivo di questo lavoro era quello di creare cellule staminali paziente-specifiche da un soggetto umano adulto con diabete di tipo 1, che potessero dare origine alle cellule perse a causa della malattia. Ora siamo un passo più vicini a riuscire a trattare pazienti diabetici con le loro stesse cellule, in grado di produrre insulina”. La tecnica utilizzata è quindi quella del trasferimento nucleare somatico.

 Eleonora M. Viganò

Fonte: La Repubblica