Ennesimo incontro per discutere e confrontarsi sul tema del diabete, considerato a livello internazionale un’emergenza sanitaria che nei prossimi anni potrebbe esercitare un forte impatto anche a livello dell’economia dei Paesi dell’UE. Si è svolto lo scorso aprile nella capitale danese lo European Diabetes Leadership Forum, promosso dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e dall’Associazione Danese per il Diabete, e dalle discussioni condotte ne è emerso un documento che è stato anticipato, nel nostro Paese, a Milano nel corso di un incontro organizzato dall’italian Diabetes Barometer Observatory.
La Copenhagen Roadmap, questo il nome del documento che sarà pubblicato ufficialmente nelle prossime settimane, esprime la preoccupazione degli specialisti del settore sull’aumento del numero dei diabetici nel prossimo futuro, legato soprattutto al dilagare di uno stile di vita sedentario e poco salutare e all’incremento di obesità e sovrappeso anche nelle fasce più giovani della popolazione. La prevenzione e l’attuazione di interventi immediati è, a livello europeo, la direzione più indicata per il contenimento di una possibile emergenza sanitaria.
Commenta Antonio Tomassini, Presidente Commissione Igiene e sanità, Senato della Repubblica, “Si è dibattuto molto circa l’importanza di adottare nelle scuole progetti di educazione alimentare, ma anche di specifici programmi dedicati alle comunità straniere, che in molti Paesi come il nostro stanno non solo crescendo, ma modificando le proprie abitudini di vita nel senso deteriore del termine. La diagnosi tempestiva e l’intervento rapido con le cure più adeguate evitano l’insorgere di gravi complicazioni collegate al diabete, innanzitutto quelle cardiovascolari. La Copenhagen Roadmap sollecita un chiaro orientamento delle cure primarie verso una medicina di iniziativa, che permetta attraverso lo screening delle categorie a rischio l’identificazione precoce delle persone con diabete”.
Cinzia Pozzi
15 maggio 2012 [FONTE:Scienza e Salute/blogosfere]