D.I.S.K 2002 : Diabetici Italiani Sul Kilimangiaro
L’importante iniziativa scientifica e sportiva resa possibile anche dal progresso tecnico degli strumenti di controllo della glicemia di Bayer
Partirà da Venezia il 7 gennaio la prima spedizione italiana di alpinisti diabetici insulino-dipendenti alla volta del Kilimangiaro che, con i suoi quasi seimila metri d’altezza è la più alta vetta del continente africano. Il gruppo è composto da 10 diabetici e da 5 medici. La scalata durerà in tutto cinque giorni. Sarà possibile seguire la spedizione sul portale www.diabete.net, che ne riporterà il “diario” giornaliero.
L’iniziativa nasce dalla passione per la montagna e dall’interesse specifico dei partecipanti, sia medici che diabetici, per dimostrare come una patologia da molti ritenuta incompatibile con gli sport di alto livello agonistico consente invece di condurre una vita normale, senza precludersi esperienze al limite dell’estremo.
Purchè vi siano i requisiti essenziali, che sono la motivazione, l’allenamento e l’auto-controllo metabolico ottimale degli zuccheri. Quest’ultima condizione, nel diabetico insulino-dipendente, si raggiunge adeguando i dosaggi di insulina al proprio “profilo glicemico”.
Fino ad oggi non era disponibile uno strumento affidabile che permettesse la misurazione accurata dei valori di glicemia anche alle medie e alte quote.
La ricerca Bayer ha messo a punto il nuovo Glucometer Elite XL, al quale gli atleti si affideranno per monitorare la glicemia durante tutte le fasi della spedizione. Questo strumento è l’unico ad essere stato testato a quote elevate.
Al messaggio di “possibilità oltre la difficoltà” che l’impresa si propone di trasmettere a tutti i diabetici, si accompagna un obiettivo di comunicazione circa l’importanza dell’esercizio fisico aerobico per il benessere del paziente, perché così si controlla meglio la glicemia e di conseguenza le complicanze della patologia diabetica.
Ma la missione ha anche un’altra valenza: raccogliere fondi da destinare alla cura dei diabetici della Tanzania per migliorarne i livelli di assistenza. A questo scopo l’iniziativa avrà un seguito: contatti sono già in corso tra l’associazione diabetici della Tanzania e il CUAMM (collegio aspiranti medici missionari) di Padova per avviare diverse iniziative in questo campo.
L’iniziativa si svolge sotto il patrocinio dell’AMD (Associazione Medici Diabetologi), grazie all’interessamento del suo presidente, Dr. Marco Comaschi.