Diabete 2: aumento del rischio per ogni ora di sedentarietà

 

Un nuovo studio sullo stile di vita dimostra che ogni ora di sedentarietà altera il metabolismo del glucosio fino ad aumentare del 22% il rischio di diabete di tipo 2.

Il team di ricerca condotto da Julianne van der Berg della Maastricht University, nei Paesi Bassi, ha valutato l’associazione della durata totale e degli atteggiamenti di una vita all’insegna della sedentarietà con i valori di glicemia e la sindrome metabolica. Il lavoro, pubblicato su Diabetologia, ha analizzato i dati di 2.497 tra uomini e donne di circa 60 anni di età, che avevano partecipato allo studio Maastricht sulla caratterizzazione delle cause del diabete di tipo 2, delle sue complicazioni comuni e delle comorbidità emergenti. Ai soggetti è stato chiesto di indossare un accelerometro 24 ore al giorno per 8 giorni consecutivi per ottenere le informazioni sul numero giornaliero di ore di sedentarietà. Ciascun soggetto si è sottoposto al test di tolleranza al glucosio per stabilite lo stato di diabete.

Il metabolismo del glucosio è risultato normale nel 56% dei partecipanti allo studio, alterato nel 15% mentre il 29% dei soggetti aveva il diabete di tipo 2. I soggetti con diabete di tipo 2 passavano la maggior parte del tempo all’insegna della sedentarietà, spendendo mezz’ora in più del tempo in ozio rispetto ai gruppi con un metabolismo del glucosio alterato o normale. Per ogni ora di sedentarietà in più, il rischio di diabete aumentava del 22%.

“Gli studi futuri nei soggetti con diabete di tipo 2 dovrebbero essere condotti con lo scopo di confermare i nostri dati. Tuttavia, i presenti risultati potrebbero avere importanti applicazioni nella salute pubblica perché suggeriscono che un atteggiamento all’insegna della sedentarietà gioca un ruolo significativo nello sviluppo e prevenzione del diabete di tipo 2, indipendentemente dallo svolgimento di una intensa attività fisica”. Così concludono gli autori dello studio, che suggeriscono l’importanza di aggiungere strategie per diminuire il tempo dedicato alla sedentarietà nei programmi di prevenzione del diabete.

Alessandra Gilardini

Fonte: Diabetologia