Fermare una proteina che controlla la produzione di glucosio dal fegato potrebbe aiutare ad abbassare la glicemia nelle persone con diabete di tipo 2.
Kyle S.McCommmis e colleghi della Washington University School of Medicine di St. Louis, nel Missouri, hanno scelto come bersaglio della loro ricerca l’iperglicemia, un problema del diabete di tipo 2 diverso da quello più comunemente studiato della sensibilità all’insulina.
I ricercatori hanno preso in considerazione il piruvato, una molecola che fa parte della produzione del glucosio. Normalmente, il piruvato presente nel sangue viene trasportato nei mitocondri delle cellule del fegato, dove viene utilizzato per produrre glucosio come riserva energetica in mancanza di cibo. Il trasporto viene effettuato da una proteina presente sui mitocondri, chiamata carrier mitocondriale piruvato di tipo 2 (MPC2). Nelle persone con diabete di tipo 2, il piruvato può contribuire all’iperglicemia.
La nuova ricerca, pubblicata su Cell Metabolism, pone le basi per il possibile sviluppo di un farmaco che ferma l’azione della MPC2 aiutando a controllare la glicemia nei pazienti con diabete di tipo 2. Gli autori, infatti, hanno osservato nei topi che non producono MPC2 una diminuzione della produzione di glucosio nel fegato, che riduce il rischio di iperglicemia.
“Un farmaco che arresta la produzione di glucosio ha il potenziale per aiutare milioni di persone colpite dalla forma più comune di diabete.”, commentano gli autori, che suggeriscono l’uso del blocco di MPC2 anche per il trattamento del fegato grasso non alcolico, un disturbo Comune nelle persone obese CHE provoca infiammazione e cicatrizzazione del fegato fino a che, nelle forme gravi, il fegato smette di funzionare.
Alessandra Gilardini
Fonte: Cell Metabolism