Diabete di tipo 1: aumentano i casi nel mondo

 

Nell’ultimo decennio sono aumentati i casi nel mondo di persone affette da diabete. Non solo diabete di tipo 2, la cui maggiore diffusione è imputabile a stili alimentari e di vita scorretti consolidati nei paesi sviluppati, ma si è assistito anche a una crescita dei casi di diabete di tipo 1, la forma giovanile che si manifesta per una reazione autoimmunitaria. A cosa è dovuto questo aumento? Secondo i ricercatori della University of Western Australia e altri studi internazionali andrebbe ricercata in fattori ambientali che innescherebbero, con andamento temporale ciclico, delle piccole epidemie scatenate da virus e tossine.

Non si parla, quindi, di predisposizione genetica, un fattore controverso secondo lo stesso team di ricerca perchè circa l’80% dei bambini con genitori affetti da diabete di tipo 1 non manifesta la malattia in età giovanile. A far pensare a cause ‘esterne’, cioè ad agenti patogeni o chimici presenti nell’ambiente e la cui esposizione inciderebbe sul sistema immunitario in età precoce, è l’osservazione di picchi massimi di incidenza che si ripetono con cadenza ciclica ogni 4-5 anni. Un andamento riscontrato non solo nello studio australiano, che ha indagato la diffusione del diabete di tipo 1 negli ultimi 25 anni in Australia, ma anche in altre ricerche svolte in territori diversi.

Il casi di diabete di tipo 1 aumentano del 2% ogni anno, con picchi fino al 20% a cicli ricorrenti. Commenta il Prof. Tim Jones, coordinatore della ricerca: “Non sappiamo in realtà quali siano i fattori coinvolti. Potrebbe essercene più di uno, inclusi fattori ambientali come virus e tossine. Abbiamo osservato anche un aumento per le allergie alla base delle quali ci potrebbero essere le stesse cause scatenanti.” I picchi di incidenza potrebbero essere causati da cicli in cui sono dominanti dei virus simili a quelli del raffreddore e dell’influenza, per i quali ogni anno prevale un ceppo differente.

Cinzia Pozzi

6 settembre 2012 [FONTE: Diabetes Care]