Lo stretto legame tra diabete e salute orale è ancora sottovalutato da un dentista su due: è quanto emerge da un’indagine condotta dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) in collaborazione con Key-Stone.
Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 300 studi dentistici italiani, ha messo in luce che solo la metà degli odontoiatri è consapevole che la parodontite sia un fattore che può influenzare l’insorgenza della patologia diabetica e solo un dentista su due valuta la presenza di un eventuale rischio di diabete durante una visita.
Come è ormai validato da numerosi studi, il diabete è legato a doppio filo alla parodontite, infiammazione cronica delle gengive che, se non correttamente trattata, può anche portare alla perdita dei denti. Il legame tra le due patologie è di tipo bidirezionale: come spiega la SIdP, “i soggetti affetti da parodontite sembrano mostrare un peggior controllo metabolico, così come i soggetti con prediabete o diabete non controllato manifestano un peggioramento della situazione parodontale”.
In questo senso, il dentista può rivelarsi una figura chiave nell’individuare potenziali situazioni di rischio, intercettando una possibile presenza di “prediabete”, condizione caratterizzata da elevati valori di glicemia nel sangue che è spesso inizialmente asintomatica e ignorata da gran parte delle persone che ne sono affette.
A questo proposito, la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) in collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia (SID) e l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) ha stilato un protocollo diagnostico-preventivo destinato a odontoiatri e diabetologi che stabilisce una metodologia di lavoro condivisa in modo che i pazienti col diabete vengano correttamente informati del rischio di parodontite e, a sua volta, chi è affetto dalla malattia parodontale sia messo al corrente del maggiore rischio di sviluppare il diabete.
Oltre a queste indicazioni destinate ai professionisti medici, la SIdP ha condiviso sul sito www.gengive.org, il portale web ufficiale della Società, un decalogo dell’igiene orale domiciliare appositamente dedicato alle persone che vivono col diabete, per garantire una bocca sana e cercare di prevenire eventuali complicanze legate a denti e gengive. Di seguito i consigli degli esperti:
- Lava i denti almeno due volte al giorno, 20-30 minuti dopo la fine dei pasti, per almeno due minuti: così ostacoli la formazione della placca batterica.
- Ricorda di spazzolare accuratamente anche le zone interne dei denti. Se non sei sicuro di essere stato accurato puoi utilizzare un rivelatore di placca.
- Lo spazzolino elettrico se usato correttamente è più efficiente di quello manuale: setole morbide sono da preferire in caso di recessioni gengivali.
- Utilizza lo scovolino o il filo interdentale per completare l’igiene nelle zone tra un dente e l’altro.
- Non trascurare la pulizia della lingua, anche per prevenire l’alito cattivo.
- Fai gli sciacqui con un collutorio antibatterico prescritto dall’odontoiatra o dall’igienista dentale di fiducia.
- Se hai uno o più impianti le corrette manovre di igiene orale sono ancora più importanti: scovolini, fili spugnosi e spazzolino monociuffo possono aiutarti.
- Riduci il fumo che rende la placca più aggressiva e compromette la salute delle gengive.
- Se hai la bocca secca (xerostomia) o una sensazione di bruciore alle mucose parlane con l’odontoiatra o l’igienista di fiducia: esistono dei presidi (collutori, gel) che possono aiutarti a risolvere il problema.
- Mantieni una sana alimentazione limitando l’assunzione di cibi zuccherati fuori pasto. Fai regolare attività fisica, anche così si combatte lo stress.
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