Scuola e diabete: una mozione bipartisan in Senato

 

La gestione del diabete a scuola entra finalmente nelle stanze della politica. In Senato, in concomitanza con la Giornata Mondiale della salute dedicata al diabete, è stata presentata una mozione bipartisan per poter garantire che i bambini con il diabete possano ricevere i giusti trattamenti e la giusta attenzione in orario scolastico.

La prima delle ottantuno firme è quella di Luigi D’Ambrosio Lettieri (CoR), seguita da quella della senatrice Pd, Manuela Granaiola: il documento chiede in particolare al Governo di “valutare, promuovere e sostenere ogni iniziativa utile ad una appropriata gestione del diabete a scuola, garantendo la continuità terapeutica in orario scolastico e la somministrazione dei farmaci; procedere quanto prima all’assunzione dell’atto definitivo delle linee guida per la somministrazione dei farmaci a scuola stilate dal Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci, in modo che possano essere recepite e attuate dalle stesse in via definitiva da tutte le regioni; consentire, come previsto dall’articolo 4 del decreto direttoriale n. 14 dell’11 settembre 2012, che il Comitato paritetico nazionale vigili sull’attuazione del documento di indirizzo da parte delle regioni e sul successivo monitoraggio finalizzato alla valutazione dei risultati ottenuti e delle eventuali criticità emerse”.

Di diabete a scuola abbiamo già parlato, proprio per l’importanza del tema e della situazione: si tratta del luogo nel quale i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo quotidiano, a contatto con altri bambini e con adulti che potrebbero non conoscere la malattia. In questo contesto, i bambini potrebbero essere nel momento difficile della diagnosi, magari ricevuta da poco, oppure potrebbero aver bisogno di informazioni e di comprendere cosa significa davvero convivere con il diabete. Non dimentichiamo che anche i genitori – assenti in quelle ore – hanno bisogno di sentirsi sicuri e certi che venga rispettata la continuità terapeutica e che l’ambiente sia in grado di gestire la situazione di emergenza. Le scuole che nel 2013/14 hanno ricevuto almeno una richiesta di somministrare farmaci sono state quasi tremila (15% del totale delle scuole), per un totale di circa seimila richieste, con un incremento del 10% rispetto all’anno scolastico precedente.

Così commenta la senatrice Granaiola: “I costi sociali di questa patologia invalidante, che può portare alla morte, non sono mai stati così alti”, afferma, “e lo stesso può dirsi per i costi economici per il trattamento del diabete, stimati, lo scorso anno, in 9,11 miliardi di euro, vale a dire l’8% dell’intero budget sanitario nazionale. Il richiamo da parte dell’Oms, dell’Associazione medici diabetologi (Amd) e della Federazione Internazionale del Diabete Regione Europa (Idf Europa), alle comunità nazionali ed europee sull’urgenza di mettere in campo misure strategiche, da assumere a livello politico, è oltremodo condivisibile”

Eleonora M.Viganò

Fonte: Quotidiano Sanità