Sport e competizione, ma anche divertimento e voglia di confrontarsi con il diabete: questi gli elementi di Diatletica che, alla seconda edizione, si è svolta l’8 e 9 settembre 2012 a Tirrenia richiamando 80 atleti con diabete di tipo 1 da tutta Italia.
Per il secondo anno consegutivo il Centro di Preparazione Olimpica del CONI di Tirrenia (PI) ha ospitato gli atleti provenienti da ogni regione italiana che si sono sfidati in una due-giorni di passione all’insegna dello sport e dell’amore per una vita in salute. Sette le discipline in gara tra velocità, mezzo fondo e concorsi: 100 mt, staffetta svedese, 800 mt, 5000 mt, salto in lungo, lancio del peso e lancio del vortex. Quest’anno la rappresentativa ligure ha battuto i fortissimi sardi, arrivati secondi. Terzo classificato, il team laziale.
Oltre alla gara, che ha visto scendere in campo non solo gli atleti ma anche i loro coach, cioè i rispettivi diabetologi per una massima sicurezza in termini di controllo glicemico e stato generale di salute dei partecipanti, anche questa edizione di Diatletica è stata un’occasione di confronto sul tema della malattia e dell’importanza dello sport nella vita di tutti i giorni. Fare sport ad alti livelli è stato dimostrato anche in passato da grandi atleti con diabete di tipo 1, come Steve Redgrave, il più grande canoista di sempre e uno degli ultimi tedofori dell’Olimpiade di Londra 2012. Anche dopo l’esordio del diabete Redgrave ha continuato a gareggiare e a conquistare medaglie olimpiche. Fare sport ed essere competitivi si può, grazie alla giusta dose di preparazione atletica e il grande impegno nella gestione della patologia.
Alla serata inaugurale sono intervenuti Marco Peruffo e Manuel dal Molin, sportivi del gruppo A.D.I.Q. (Alpinisti Diabetici In Quota) che quest’anno si sono distinti sulla scena delle imprese sportive italiane per il tentativo di scalare lo Shisha Pangma, una delle 13 vette più alte del mondo sulla catena dell’Himalaya: chi meglio di loro ha potuto raccontare l’importanza di conoscere se stessi e i propri limiti per poter fare sport a livello agonistico anche con il diabete di tipo 1.
Ospiti d’eccezione anche la tennista italiana Francesca Schiavone e il maratoneta Stefano Baldini che, in una pausa dagli allenamenti, hanno incontrato gli atleti diabetici.
La campionessa di tennis, vincitrice del Roland Garrols nel 2010, dopo pranzo ha dedicato parte del suo tempo per condividere con gli atleti l’importanza dell’autocontrollo nella pratica sportiva, specialmente ad alto livello. “Sono contenta di poter partecipare e dei vedere come voi dell’atletica leggera appoggiate bene i piedi sulla pista, a differenza di noi tennisti, che in corriamo in qualsiasi modo pur di buttare la pallina nel campo avversario”, ha scherzato Schiavone con gli atleti. Baldini, medaglia d’oro nella maratona alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e attualmente in fase preparatoria per la maratona di New York, invece si è prodigato facendo da ‘lepre’, cioè da apripista, nella gara dei 5.000 metri. Il suo messaggio per gli atleti, “Per affrontare traguardi impegnativi come una maratona serve grinta, la stessa che serve per affrontare la quotidianità di atleti e di uomini”.
E di grinta e determinazione si tratta, per affrontare l’impegno sportivo da parte degli atleti con diabete di tipo 1 che devono imparare a gestire al meglio la malattia e conoscere il proprio organismo meglio degli altri sportivi. “Sono convinto che la pratica sportiva sia una delle prime fonti di benessere”, spiega Paolo Ignesti, Presidente del Coni Toscana. “Benessere che significa socialità, equilibrio psicofisico e salute. Diatletica rappresenta un appuntamento importante proprio per ricordare e dare prova tangibile che praticare attività fisica è fondamentale anche per persone che devono affrontare ogni giorno una malattia: lo sport ti pone davanti degli obiettivi da superare, proprio come accade ogni giorno per la nostra salute. Ritengo che sia importante continuare ad andare in questa direzione cercando di aumentare la collaborazione con università, centri di ricerca e fondazioni che lavorano per sostenere e promuovere prevenzione e cura anche attraverso la pratica sportiva. Un piccolo contributo che si può rivelare importante per tante persone”.
Durante l’evento è inoltre stato presentato il recente spot televisivo di Diabete Italia. Il meeting sportivo, supportato da Bayer Healthcare, è stato promosso dall’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD), con i patrocini del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), della Federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL), della Provincia di Pisa, di Diabete Italia e Diabete Sommerso Onlus che promuove l’attività subacquea in condizioni di sicurezza fra le persone affette da diabete mellito.