Connessione internet disponibile ovunque, smartphone, app: il digitale è il nostro presente, e quasi sicuramente sarà anche il nostro futuro. Questo riguarda anche la medicina: da qualche anno, infatti, sta prendendo sempre più piede il concetto di digital health, ovvero ciò che riguarda i servizi che utilizzano le tecnologie digitali nell’ambito sanitario.
Come è accaduto per molti altri settori, la pandemia di Covid-19 non ha fatto altro che accelerare questo processo: il futuro della medicina sarà sempre più digitale, e le tecnologie interverranno sempre più nella nostra vita, per migliorare l’efficienza dei servizi sanitari e ottenere, in generale, cure migliori.
In particolare, una malattia metabolica cronica come il diabete ha un’elevata incidenza nella popolazione, oltre a possedere un onere sociale elevato e a rappresentare un ingente costo economico per la sanità pubblica. Contemporaneamente, la costante valutazione di determinati parametri e il monitoraggio continuo all’interno della vita quotidiana dei pazienti sono cruciali per il trattamento e la gestione efficace della malattia. È qui che può venire in soccorso la digital health: un ampio uso di sistemi sanitari digitali basati sulle tecnologie informatiche per il trattamento e la gestione del diabete può contribuire a diminuire i costi sociali ed economici della malattia e, allo stesso tempo, ad aumentare la qualità della vita di chi ne è affetto. Vediamo in che modo.
Cos’è la digital health
Prima di indagare come può essere impiegata nella gestione del diabete, può essere utile capire più nel dettaglio che cos’è la digital health. Per digital health (oppure e-health) si intende la medicina il cui scopo è quello di utilizzare strumenti digitali per rendere la pratica medica il più efficiente, precisa e personalizzata possibile.
In generale, i servizi sanitari digitali facilitano la raccolta di dati relativi alla condizione di una persona e li analizzano per valutare le condizioni cliniche; possono fornire anche un trattamento o un monitoraggio personalizzato. Questi servizi non includono solo interfacce tradizionali come e-mail, messaggi di testo e l’uso del web, ma anche nuovi servizi basati sulla tecnologia digitale. I tool digitali che possono essere usati sono davvero i più disparati, e hanno obiettivi diversi: per esempio vi sono i cosiddetti wereable, biosensori indossabili che tracciano i complessi sistemi fisiologici e li digitalizzano; un altro esempio sono le app che monitorano lo stato di salute, oppure gli strumenti che sono in grado di rielaborare l’enorme mole di dati sanitari dati generata tramite algoritmi o attraverso l’intelligenza artificiale.
Ma la digital health non è solo questo: digitali sono i nuovi strumenti di imaging diagnostico, la gestione dei dati derivanti da studi clinici, la telemedicina. Tutte queste tecnologie gettano le basi per una nuova forma di assistenza sanitaria.
Sebbene l’e-health costituisca anche servizi avanzati e specializzati, utilizzati direttamente da medici e operatori sanitari, il tratto distintivo di questa parte della medicina è quello di rendere la persona che usufruisce di questi servizi molto più coinvolta e impegnata nella propria salute. Proprio in virtù dell’occasione che riserva la digital health nei confronti di malattie croniche che necessitano un monitoraggio costante, come il diabete, è possibile utilizzare componenti sanitari digitali per la promozione della salute e la prevenzione della malattia, fin dalle sue fasi iniziali.
Cosa può fare la digital health per il diabete
Gli strumenti e i servizi digitali possono rivelarsi molto utili per modificare il rapporto del paziente con il diabete e migliorarne la gestione autonoma. In particolar modo, per quanto riguarda il diabete di tipo 2, la digital health può essere di grande aiuto in tutte le fasi dello sviluppo della malattia, da quella pre-clinica, in cui possono accumularsi i fattori di rischio, fino a quando sono presenti i sintomi e il paziente necessita un trattamento adeguato. In particolare, nella fase iniziale, i tool digitali potrebbero rappresentare un aiuto a consolidare delle abitudini sane, che possano scongiurare l’insorgenza dei sintomi del diabete di tipo 2: per esempio, gli strumenti della digital health possono aiutare a tenere sotto controllo l’attività fisica, il peso corporeo e le abitudini alimentari. Non solo, negli ultimi anni, le tecnologie digitali sono state sviluppate per agire a livello più specialistico: negli Stati Uniti sono stati implementati, infatti, dei veri e propri programmi di prevenzione del diabete, da fruire via web, ovunque.
Se subentra la malattia vera e propria, oppure nel caso di diabete di tipo 1, gli strumenti digitali diventano ancora più utili: negli ultimi anni, infatti, sono state introdotte diverse tecnologie volte a migliorare il decorso clinico delle persone con diabete. In particolare, la digital health andrebbe a migliorare quello che è carente nella gestione “classica” del diabete: il monitoraggio dei parametri clinici come i livelli di glucosio nel sangue e la gestione della terapia farmacologica, ma soprattutto, l’educazione del paziente e la comunicazione più efficace tra pazienti, medici e gli operatori sanitari.
È già noto, infatti, che conoscere i meccanismi della malattia aiuterebbe le persone affette da diabete a migliorare la qualità della vita, la gestione della malattia e lo stesso decorso clinico: la digital health renderebbe lo strumento dell’educazione, rispetto a partecipare a programmi in presenza, più inclusivo, più economico e fruibile da tutti in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora.
Esistono già dei programmi, realizzati e validati da clinici, che hanno dimostrato un’efficacia significativa, anche grazie allo sviluppo di chat-bot (chat a risposta automatica) in grado di incrementare le conoscenze sul diabete.
Per quanto riguarda la comunicazione medico-paziente, oltre al monitoraggio della glicemia, negli Stati Uniti è stato sviluppato un sistema per monitorare altri segnali biologici e informare in anticipo il personale medico di importanti cambiamenti clinici, utilizzando un algoritmo di monitoraggio dell’intelligenza artificiale. Si stanno inoltre espandendo anche i servizi di gestione del diabete che utilizzano il coaching online direttamente connesso ai medici, in modo da implementare la comunicazione medico-paziente e renderla più immediata.
Il futuro, quindi, sembrerebbe già qui: la digital health sta acquisendo sempre più spazi nella vita dei pazienti e degli operatori sanitari, specie contestualmente alla pandemia di Covid-19, in cui ci si è ritrovati costretti a usufruire di molti servizi, anche sanitari, a distanza.
Gli esperti del settore sono fiduciosi, la medicina del futuro sarà sempre più focalizzata alla prevenzione, alla previsione di malattie croniche come il diabete, alla personalizzazione e alla partecipazione dei pazienti. Tutto questo, diventando sempre più digitale.
Riferimenti bibliografici:
- Rhee SY, Kim C, Shin DW, Steinhubl SR. Present and Future of Digital Health in Diabetes and Metabolic Disease. Diabetes Metab J. 2020;44(6):819-827. doi:10.4093/dmj.2020.0088
- Steinhubl SR, Topol EJ. Digital medicine, on its way to being just plain medicine. NPJ Digit Med. 2018;1:20175