Domande sulla insulina: la terapia

1) Quali sono le parti del corpo più idonee per iniettarsi l’insulina?

a) Principalmente le pliche cutanee dell’addome, poi la parte alta dei glutei, poi le braccia (parte posteriore) e le cosce (parte anteriore). 

b) Principalmente le braccia (parte posteriore) e le cosce (parte anteriore), poi la parte alta dei glutei e l’addome. 

c) Indifferentemente i glutei, l’addome, le braccia (parte posteriore) o le cosce (parte anteriore). 

2) Quali sono le parti del corpo dove è meglio non iniettare l’insulina?

a) Non vi sono zone particolarmente controindicate. 

b) Le zone in cui le masse muscolari sottostanti lavorano intensamente (es.: braccio nel tennista, coscia nel calciatore o nel ciclista…) 

c) Le mucose della bocca e genitali. 

3) Cosa si intende per terapia insulinica intensiva?

a) Uno schema che prevede dosaggi molto alti di insulina in particolari situazioni cliniche (diabete all’esordio, malattie intercorrenti, etc) 

b) Uno schema che prevede un aumento della frequenza delle iniezioni di insulina in particolari condizioni (es. valori glicemici molto irregolari con necessità di correzioni) 

c) Uno schema che prevede 4-5 iniezioni di insulina giornaliere, oppure l’utilizzo dell’infusione continua con microinfusore (es. diabete tipo 1, diabete in gravidanza). 

4) Quando si utilizzano preparazioni insuliniche ad azione ritardata (insuline-NPH), è importante:

a) Iniettare prima l’insulina ad azione ritardata e poi quella ad azione rapida per evitare ipoglicemie subito dopo il pasto. 

b) Basculare regolarmente la boccetta o la cartuccia finchè l’insulina sia divenuta omogeneamente torbida prima di aspirare la quantità richiesta. 

c) Controllare sempre che fuoriesca una goccia dall’ago per verificare che il ritardante contenuto nella soluzione non l’abbia intasato. 

5) Come si conserva l’insulina?

a) L’insulina di scorta deve essere conservata in frigo a circa +4°C, quella di uso quotidiano può essere tenuta a temperatura ambiente fino a 30 giorni. 

b) Sia l’insulina di scorta che quella di uso quotidiano devono essere conservate in frigo a circa +2°C, riscaldandole gradatamente 15 minuti prima dell’utilizzo. 

c) L’insulina di scorta deve essere conservata in frigo a circa +4°C, quella di uso quotidiano può essere tenuta a temperatura ambiente per non più di 15 giorni. 

6) E’ sbagliato aspirare l’insulina con la siringa dalla cartuccia per la penna?

a) Assolutamente sì. 

b) In linea di massima sì, ma è comunque permesso in casi di effettiva necessità. 

c) In linea di massima no, è meglio però controllare prima che la taratura della siringa e della penna coincidano (100 UI/ml). 

7) Cos’è la lipodistrofia?

a) Consiste nella formazione di zone di fibrosi/atrofia nel tessuto adiposo sottocutaneo sede abituale di iniezione di insulina. 

b) E’ una malattia geneticamente trasmessa associata a diabete insulino-dipendente, obesità ed altre anomalie congenite. 

c) E’ rappresentata da una particolare distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo in soggetti che praticano terapia insulinica da molti anni. 

8) Da quali fattori è favorita l’insorgenza della lipodistrofia?

a) Utilizzo ripetuto dello stesso ago per l’iniezione. 

b) Utilizzo preferenziale della stessa zona corporea (gambe, fianchi, addome, glutei). 

c) Entrambi i precedenti 

9) Quando è indicato il passaggio alla terapia insulinica in associazione o meno agli antidiabetici orali?

a) In caso di insufficiente controllo glicometabolico con la terapia orale, in corso di malattie intercorrenti o nel diabete gravidico richiedente insulina. 

b) In caso di intolleranza o controindicazione all’uso degli antidiabetici orali (es. cirrosi epatica, insufficienza renale cronica, scompenso cardiaco grave). 

c) Entrambe le precedenti. 

10) La miscelazione tra insulina rapida ed intermedia:

a) E’ possibile solo con le siringhe 

b) E’ possibile sia con le siringhe che con le penne