La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo dell’ovulazione che colpisce circa 1 donna su 5. I sintomi possono includere cicli mestruali irregolari, aumento di peso, eccessiva peluria sul viso e pelle acneica. L’ovaio policistico sembrerebbe, inoltre, associato ad un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Una ricerca condotta dal dottor Anju Joham e guidata dal professor Helena Teede, della Monash University in Australia, ha valutato la prevalenza di disturbi della glicemia e l’impatto dell’obesità in donne adulte in età riproduttiva con o senza ovaio policistico. I risultati sono stati pubblicati su Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
Lo studio ha monitorato lo stato di salute in oltre 6000 donne di età 28-33 anni, di cui il 5,8% affette da ovaio policistico, per un periodo di 13 anni. Le donne in questo studio sono state selezionate tra le oltre 40.000 registrate nell’Australian Longitudinal Study on Women Health (ALSWH), un programma che valuta la salute fisica e mentale delle donne, nonché gli aspetti psicosociali della salute, in donne suddivise in gruppi per età (18-23 anni, 45-50 anni e 70-75 anni). I dati sono stati raccolti in 5 momenti dello studio (1996,2000,2003,2006 e 2009). I risultati hanno mostrato un’associazione tra presenza di ovaio policistico e un aumento della prevalenza di diabete mellito gestazionale (11,2% rispetto al 3,8% di donne senza ovaio policistico) e di diabete di tipo 2 (5,1% rispetto allo 0,3% di donne senza ovaio policistico). L’aumento di insorgenza di diabete era indipendente dalla età, presenza di una condizione di obesità, ipertensione, fumo e fattori socio demografici.
“Il diabete di tipo 2 è di per sé evitabile, come lo sono le complicanze del diabete, ma solo se le persone a rischio o che hanno il diabete sono controllate, informate e adottano misure preventive”, sostiene Teede. “La nostra ricerca ha scoperto che esiste un chiaro legame tra ovaio policistico e diabete. Tuttavia, l’ovaio policistico non è un fattore di rischio per il diabete ben riconosciuto e molte giovani donne che hanno questa condizione non effettuano uno screening regolare per il diabete anche prima della gravidanza, nonostante le raccomandazioni basate sulle evidenze contenute nelle linee guida australiane sull’ ovaio policistico. Attualmente, le linee guida di screening del diabete raccomandano di fare lo screening dopo i 40 anni di età. Nelle donne affette da ovaio policistico può essere necessaria una riconsiderazione”.
Alessandra Gilardini
Fone: J Clin Endocrinol Metab