A tavola con il diabete
È da poco disponibile la sesta edizione, riveduta e aggiornata, della guida alla corretta alimentazione curata dal diabetologo Franco Tomasi: un prezioso vademecum che aiuta a conoscere ciò che si mangia e a fare, giorno dopo giorno, le scelte giuste per mantenere un buon equilibrio metabolico
Riveduta, corretta e arricchita, esce in questo autunno 2013 la nuova edizione del manuale “A tavola con il diabete”, del diabetologo Franco Tomasi, specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, in scienza dell’alimentazione e in malattie del fegato e del ricambio e professore a contratto all’Università degli studi di Ferrara (inoltre, già direttore dell’Unità operativa di Diabetologia, dietologia e nutrizione clinica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara Arcispedale Sant’ Anna).
Il testo, pubblicato da Editoriale Giornalidea con la sponsorizzazione di Bayer, riprende, rivisita e approfondisce i concetti della precedente edizione, offrendo una guida chiara ed esauriente su come debba nutrirsi correttamente una persona con diabete per mantenere un buon compenso metabolico e quindi una soddisfacente condizione di salute. Il libro, con linguaggio rigoroso ma accessibile a tutti, spiega bene “che cosa sono” e “a che cosa servono” i vari tipi di nutrienti e i diversi cibi che ingeriamo, con l’obiettivo di arrivare a mettere la persona con diabete in condizione di scegliere consapevolmente che cosa e quanto mangiare per essere coerente con la terapia prescritta senza rinunciare al piacere della tavola. Quello che troverete nel volume di Tomasi sono spiegazioni, raccomandazioni, consigli e suggerimenti. Quasi mai divieti, perché oggi chi ha il diabete e impara a gestirlo può mangiare praticamente di tutto, purché nella giusta misura e con le dovute precauzioni.
Come scrive nella presentazione il professor Mario Morsiani, illustre rappresentante della diabetologia italiana (che Tomasi considera proprio maestro), “A tavola con il diabete”, per completezza, sinteticità e chiarezza di esposizione, è “un testo di grande utilità pratica. La sua lettura e la sua consultazione devono essere raccomandate a tutti quanti siano interessati a questa tematica, o perché affetti da questo “disordine” metabolico, o perché in un modo o nell’altro con esso abbiano a che fare (familiari, medici, farmacisti, dietiste, nutrizionisti ospedalieri, infermieri eccetera)”.
Scorrendo l’indice del volume si coglie l’ampio spettro delle tematiche affrontate: le basi dell’igiene alimentare, il ruolo dei nutrienti, i gruppi fondamentali degli alimenti, la dieta come parte cruciale della terapia del diabete, il calcolo dei carboidrati, l’ipoglicemia e come affrontarla, diabete e attività fisica, le raccomandazioni per chi viaggia, i problemi (e le soluzioni) dei bambini, delle donne in gravidanza, degli anziani, e via dicendo, sino a un’analisi critica delle finte diete miracolose, tanto di moda al giorno d’oggi.
Tomasi è convinto che chi ha il diabete possa e debba essere sempre più indipendente e autonomo nella gestione della propria condizione, un risultato che si può ottenere passando attraverso la conoscenza e la pratica: proprio per questo il libro affianca alla teoria una copiosa messe di esempi pratici, resi più chiari da numerosi grafici e tabelle.
Scrive Tomasi nell’introduzione: “La modificazione dello stile di vita costituisce il primo gradino della terapia del diabete in tutte le Linee guida sia nazionali, sia internazionali, messe a punto dalle società scientifiche attive in campo diabetologico. Se in teoria questo approccio può sembrare ovvio, non lo è affatto nella pratica, dal momento che è estremamente difficile modificare comportamenti alimentari fortemente radicati. Se poi si pensa che non sono ancora stati completamente chiariti gli aspetti emozionali e i fattori ambientali che condizionano queste abitudini, non è per nulla sorprendente che molte persone con diabete non aderiscano del tutto, o lo facciano solo per brevi periodi di tempo, alle prescrizioni dietetiche. Il successo della terapia medica nutrizionale del diabete, però, sarà tanto più probabile quanto più chi la deve seguire migliorerà le proprie conoscenze su quelli che sono i fondamenti di una corretta alimentazione”. Da questo punto di vista, dunque, “A tavola con il diabete” può contribuire a dare alla persona con diabete alcuni utili strumenti per imparare a padroneggiare la propria alimentazione in maniera corretta, anche se naturalmente un libro da solo non può bastare. Precisa infatti Tomasi: “Gli obiettivi che anche questa sesta edizione si prefigge di centrare restano comunque unicamente di tipo informativo per la persona con diabete e per i suoi familiari, per il medico di medicina generale che se ne faccia carico nella gestione integrata con il diabetologo, e per il dietista che, per quanto riguarda gli aspetti del diabete collegati all’alimentazione, rappresenta sempre il vero protagonista a cui è affidato il compito di collaborare nell’educare il diabetico all’autogestione della propria condizione”.
“A tavola con il diabete” è in distribuzione gratuita nei maggiori centri diabetologici italiani.