L’educazione sanitaria è di fondamentale importanza per il bambino diabetico quanto l’insulina, l’alimentazione e l’esercizio fisico. I benefici che ne derivano sono essenzialmente due: la prevenzione delle complicanze e il contenimento dei costi assistenziali. Il paziente diabetico informato sulla propria malattia vive più a lungo, con una sopravvivenza molto vicina alla media della popolazione generale.
Chi educare?
Non solo il bambino diabetico, ma anche i suoi familiari più stretti, soprattutto i genitori quando l’età dei pazienti è inferiore a 12 anni.
Che cosa insegnare?
Innanzitutto nei primi 2-3 giorni occorrerà informare su cosa è accaduto, perché è accaduto, se è possibile la guarigione, tutti aspetti molto delicati dal punto di vista psicologico. Una volta completata questa fase introduttiva prenderà il via l’istruzione vera e propria con un’analisi accurata delle prospettive di vita dopo la scoperta dell’insulina, l’esecuzione degli esami ematologici ed urinari e il loro impiego per determinare le dosi di insulina, le norme pratiche per prevenire, riconoscere e trattare gli scompensi acuti, l’utilità dei controlli clinici per prevenire le complicanze, gli accorgimenti per i viaggi, le vacanze e la vita di relazione.
Come insegnare?
La maggioranza dei pazienti e dei loro genitori prediligono un insegnamento individuale, molto impegnativo per l’equipe curante e per la famiglia stessa del bambino diabetico.
Gli incontri diventano progressivamente meno frequenti: dagli incontri giornalieri della prima settimana si passa nelle successive tre settimane a tre incontri settimanali; dalla quarta settimana, per quattro settimane, gli incontri diventano settimanali; dal terzo al sesto mese ci si può incontrare mensilmente, mentre dal sesto mese ci si può vedere ogni 2-3 mesi.
Quando insegnare?
L’insegnamento va personalizzato e va rapportato all’età; non esistono schemi fissi!
Fino agli 8 anni si preferisce lasciare tutto nelle mani dei genitori per sorveglianza e trattamento. Da 8-10 anni si insegnano la tecnica d’iniezione, la determinazione della glicemia e della glicosuria, la compilazione del diario, le regole alimentari. Oltre i 10 anni si apprende la tecnica di miscelare le insuline e si acquisiscono elementi per diagnosticare l’ipo o l’iperglicemia. Negli anni successivi l’insegnamento verterà sulla conoscenza approfondita del diabete e dei suoi risvolti clinici e metabolici.