Farmacisti in campo sotto l’ala dell’Oms

Anno 20 – n.3

PARTE IN UMBRIA PHARMADIAB

Farmacisti in campo sotto l’ala dell’Oms

Un Progetto per coinvolgere le farmacie nell’azione di miglioramento dell’assistenza ai diabetici, nella prevenzione e nell’informazione sanitaria

E’ stata avviata in Umbria l’iniziativa "PharmaDiaB", elaborata dall’EuroPharm Forum – un progetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – per coinvolgere a pieno titolo le farmacie nel programma di assistenza ai pazienti diabetici. Se ne è parlato diffusamente a Perugia durante il recente convegno dal titolo "PharmDiaB – Il farmacista nel team per il miglioramento della qualità nell’assistenza al Diabete".
L’incontro, tenutosi sotto l’egida di Federfarma Umbria, ha visto la partecipazione di Augusto Luciani, presidente della Federfarma regionale e del diabetologo Paolo Brunetti, responsabile del Centro Regionale di Riferimento per la Malattia Diabetica, in qualità di moderatori, e gli interventi di Antonio Perelli, dirigente sanitario della Regione, di Ida Gustafsen dirigente dell’Oms e manager dell’EuroPharm Forum, e di Massimo Massi Benedetti, presidente della Regione Europea della International Diabetes Federation.
Il progetto PharmaDiaB mira a ottenere la partecipazione professionale dei farmacisti nell’opera di miglioramento degli standard di assistenza ai diabetici, nella prevenzione dell’insorgenza della patologia o delle sue complicanze croniche e nella promozione della diagnosi precoce.
Il presupposto fondamentale per una efficace opera di orientamento nei confronti dei pazienti diabetici è la definizione, in sintonia con la comunità diabetologica locale, di linee guida e protocolli che possono essere l’oggetto di seminari e corsi formativi Ecm dedicati ai farmacisti e di materiale educativo in forma di opuscoli, poster o dépliant dedicati alla illustrazione di singoli aspetti della condizione diabetica.
Il fondamentale periodico contatto del farmacista con i pazienti diabetici offre infatti una occasione unica per rinforzare alcuni basilari insegnamenti circa la necessità di un controllo metabolico ottimale, di una verifica, a intervalli regolari, dello stato degli organi bersaglio (fondo oculare, microalbuminuria, stato cardiovascolare) e per fornire chiarimenti sulle modalità pratiche di esecuzione della terapia insulinica e dell’automonitoraggio domiciliare della glicemia.
Il rapporto informale e amichevole che il più delle volte si stabilisce con il proprio farmacista rappresenta anche la premessa ideale perché il paziente possa confidare i suoi dubbi, ricevere chiarimenti e spesso -particolarmente quando si tratta di diabete infantile- comunicare il proprio disagio psicologico nell’affrontare situazioni nuove per le quali manca ogni forma di preparazione.
La farmacia può essere anche la sede in cui richiamare l’attenzione sul diabete di tipo 2 -troppo spesso minimizzato da medici e pazienti- come fattore di rischio primario per la patologia cardiovascolare e sui modi di prevenirlo e curarlo, non soltanto con i farmaci, ma anche con uno stile di vita corretto, orientato a realizzare una sana e sobria alimentazione e a rifuggire da una eccessiva sedentarietà.
La comunità dei farmacisti umbri ha manifestato la propria adesione al programma PharmaDiaB, con l’auspicio che questa iniziativa possa essere fatta propria dal sidnacato nazionale dei farmacisti Federfarma.
Nel corso del Convegno è stata anche annunciata la nascita del Centro di Ricerche per il Management Farmaceutico -presieduto da Antonio Perelli- destinato a fornire il necessario supporto alla realizzazione del programma PharmaDiaB.