Si chiama Giovanni Pau e proviene dalla Sardegna, in particolare dal territorio della Sulcis Carbonia. Con un tempo di 11″05′ Pau si è confermato campione nella categoria 100 metri tra gli atleti Master (over 35 anni), isolani che hanno partecipato ai Campionati Italiani su Pista di Orvieto del 28-30 giugno scorso.
Qual è la particolarità? Pau è diabetico e in particolare soffre di diabete di tipo 1 insulino-dipendente, eppure riesce ad allenarsi, gareggiare e vincere. Questo – come molti altri – è un ottimo esempio per tutti i pazienti che convivono con il diabete, ma non vogliono rinunciare alla vita normale e soprattutto allo sport. “Questa prestazione -ha commentato Francesco Pili, presidente dell’associazione Diabete Zero – è una ulteriore prova che il diabete, se opportunamente gestito, consente una qualità della vita ottimale. Analogamente ritengo quanto mai indispensabile entrare nel mondo dello sport, con l’obiettivo di migliorare le conoscenze, modificare gli atteggiamenti e i comportamenti nei confronti dei ragazzi diabetici, per valorizzare anche lo loro attività fisica. Insomma il diabete non limita la vita”.
Il diabete giovanile e lo sport sono due settori critici sui quali si punta moltissimo affinché vi sia una corretta informazione. I giovani ai quali viene diagnosticato il diabete, spesso bambini e adolescenti, devono essere guidati nella comprensione della patologia e nella adesione alla terapia stabilita con il diabetologo. Lo sport può essere un valido aiuto per favorire questo processo di acquisizione di consapevolezza, e per capire che si può condurre una vita normale e senza troppe rinunce.
Le iniziative per favorire lo sport sono molteplici: spesso si tratta di campi estivi, giornate di condivisione o manifestazioni. Quali sport? Si va dalla bicicletta alla corsa, passando per la vela e i più classici sport di squadra come basket, calcio e pallavolo.
Eleonora Maria Viganò
Fonte: Unione Sarda