Gli esami di laboratorio andrebbero distribuiti nell’arco dell’anno secondo il seguente schema:
– all’esordio del diabete: HbA1c (emoglobina glicosilata), assetto lipidico, azotemia, creatininemia e clearance della creatinina endogena, funzionalità tiroidea, anticorpi anti-mucosa gastrica, esame delle urine, visita oftalmologica, esame neurologico generale, visita odontoiatrica, età ossea;
– ogni 2-3 mesi: HbA1c;
– ogni 12 mesi: gli stessi esami ematochimici ed urinari eseguiti all’inizio;
– dopo 5 anni: fluorangiografia per depistare la retinopatia (va ripetuta ogni 3 anni in caso di normalità), microalbuminuria per depistare la nefropatia (va ripetuta a scadenza annuale), esami neurologici e per la funzione neurovegetativa (a scadenza triennale).
Emoglobina glicosilata (HbA1c)
Il test dell’HbA1c va ripetuto ogni 2-3 mesi presso un laboratorio d’analisi e i risultati vanno integrati con quelli di glicemia e glicosuria.
L’emoglobina A rappresenta circa il 90% dell’emoglobina (Hb) presente nel globulo rosso ed è formata da due paia di catene di aminoacidi (alfa e beta): a un terminale della catena beta si ancorano le molecole di glucosio formando così l’emoglobina glicosilata (HbA1c). Nel bambino non diabetico la percentuale di emoglobina glicosilata oscilla dal 4% al 6%, ma questo valore tende ad aumentare se la glicemia sale a livelli superiori; vengono tollerati valori fino al 7,5%. Oggi esistono sistemi automatizzati che in 6 minuti e l’utilizzo di un solo microlitro di sangue capillare determinano il valore dell’HbA1c, eliminando il trauma del prelievo tramite siringa.
Fruttosamina
Con questo termine si includono tutte le proteine sieriche glicosilate: la sua determinazione è un indice dell’equilibrio glicemico delle 2-3 settimane precedenti il dosaggio. I valori normali nel bambino sono inferiori a 2mmol/l, quelli accettabili per i diabetici devono essere inferiori a 2,5 mmol/l. L’esame della fruttosamina non sostituisce quello dell’HbA1c.