Glicemia alta al risveglio

I valori della glicemia possono essere alti appena svegli per fattori molto differenti. Per risolvere il problema dell’iperglicemia mattutina è opportuno comprendere le cause reali del fenomeno e mettere in atto le misure migliori, che possono consistere in un aumento del dosaggio insulinico o nella sua diminuzione, oppure nel cambiamento del tipo di terapia o dei tempi di somministrazione.

Le cause di iperglicemia mattutina possono essere:
– una dose insufficiente di insulina,
– una dose di insulina troppo elevata con ipoglicemia notturna ed iperglicemia “da rimbalzo”;
– una dose di insulina troppo elevata con ipoglicemia notturna seguita da una assunzione eccessiva di zucchero per compensarla;
– un’insulina ad azione troppo breve la sera, o troppo anticipo nella somministrazione di insulina;
– un maggior fabbisogno di insulina sul finire della notte, all’alba;
– un un pasto troppo abbondante la sera precedente

Vediamo in dettaglio come identificare la vera causa del fenomeno:

Insulina insufficiente
L’iperglicemia
è una condizione dovuta all’assunzione di insufficienti unità di insulina. Questa situazione si può verificare sia per terapie con un’unica iniezione al giorno, cioè al mattino, sia per terapie basate su due o tre iniezioni al giorno, fra cui una prima del pasto serale. In questo caso sarà proprio quest’ultima iniezione la causa della dose insufficiente di insulina. Per verificare che la causa dell’iperglicemia mattutina sia proprio questa, occorre controllare la glicemia prima di coricarsi (verso le ore 22-23), poi verso le 3 o le 4 di notte. Nel caso in cui la glicemia sia sempre elevata, magari accompagnata da glicosuria mattutina elevata, l’ipotesi di insulina insufficiente diviene più plausibile.

L’effetto “Rimbalzo Iperglicemico” (o Somogyi)
Consiste nella oscillazione della glicemia che balza da livelli bassi a livelli molto alti.
Il fenomeno può essere spontaneo o dovuto ad un dosaggio elevato dell’insulina. Nel primo caso, un problema di ipoglicemia non avvertito durante la notte ha indotto l’organismo a cercare di compensare tale situazione liberando glucosio dal fegato, ma in eccesso!

Troppo zucchero dopo un’ipoglicemia notturna
Se durante la notte ci si accorge di essere in ipoglicemia, a volte, la preoccupazione porta ad assumere un eccesso di zuccheri (zollette di zucchero e biscotti e magari anche del pane). Una dose di 15 g di zucchero (in qualsiasi forma) di norma è sufficiente, di più è troppo. Questo caso è simile al precedente ma, rispetto ad esso, non è stato il nostro organismo a produrne zucchero in eccesso ma siamo stati noi ad assumerne troppo!

Insulina a durata troppo “breve”
Se l’insulina assunta la sera, invece di assicurare una copertura di 12 ore dura semplicemente 8-10 ore, fino a notte inoltrata, il risultato sarà un’iperglicemia alla mattina. Tale sospetto è verificabile mediante un controllo della glicemia prima di coricarsi e poi intorno alle 2 di notte. Se entrambi i controlli riveleranno una concentrazione di glucosio nel sangue normale o accettabile (80 -140 mg/dL) mentre solo al risveglio la glicemia sarà molto alta, si potrà supporre che la teoria dell’insulina troppo “breve” sia corretta.

L’effetto “Alba”
Non è una situazione molto frequente ed è legata al fatto che alcuni diabetici, per motivi complessi di natura ormonale, abbiano un fabbisogno di insulina variabile e non stabile durante le ore notturne. Alcuni ormoni, la cui secrezione aumenta durante le ore notturne, provocano un rialzo della glicemia (dovuta alla produzione di glucosio da parte del fegato). In questo caso, il fabbisogno insulinico aumenta ma la quantità di insulina iniettata alla sera non basta a coprire le ore notturne fino al risveglio. Questo porta ad avere delle glicemie mattutine più elevate di quelle riscontrate la sera precedente, nonostante le ore di digiuno.