Ottobre – Dicembre 2005
Il farmacista nel team diabetologico
La responsabilità di una buona educazione sanitaria della persona con diabete riguarda tutte le figure professionali che a diverso titolo entrano in contatto con lei: tutte sono inevitabilmente coinvolte nella sua istruzione e preparazione al fine di renderla pronta ad affrontare con consapevolezza e serenità la propria condizione. Il diabetologo, l’infermiere professionale, il dietista, lo psicologo, il podologo hanno storicamente questo compito. Da qualche anno anche il farmacista ha riscoperto e valorizzato la propria vocazione educativa, tanto da poter essere annoverato tra i componenti del team diabetologico. Così, a Genova, su iniziativa del diabetologo Andrea Corsi, sono stati organizzati in questo 2005 due corsi specifici sul diabete destinati ai farmacisti.
La farmacia, per la frequenza con cui viene inevitabilmente visitata dai pazienti, rappresenta un luogo privilegiato dove un “professionista della salute” come il farmacista ha occasione di diffondere le corrette informazioni. Diverse esperienze di educazione terapeutica condotte da parte di farmacisti si sono svolte in varie parti del mondo e, recentemente, anche in Italia. Diversi studi scientifici dimostrano l’efficacia e la convenienza di programmi educativi svolti dai farmacisti. Proprio in questi giorni compare sul sito Internet del Ndei (National diabetes education initiative) la presentazione di due eventi educativi sul diabete rivolti ai farmacisti.
Consci dell’importante ruolo che essi possono avere nella cura della persona con diabete, i farmacisti genovesi hanno dunque sentito la responsabilità di approfondire la conoscenza delle diverse tematiche che riguardano il diabete. Il professor Andrea Corsi, primario dell’Unità operativa di diabetologia della Asl 3 Genovese presso l’Ospedale La Colletta di Arenzano-Genova, ha condiviso la visione di una maggiore presenza del farmacista sulla scena di cura del diabete e si è fatto carico di organizzare -insieme con i suoi collaboratori Guglielmo Ghisoni, Paola Ponzani, Enrico Torre, Patrizia Carosia e Graziella Martini- due corsi di aggiornamento rivolti l’uno ai farmacisti dipendenti della Asl genovese stessa e uno ai farmacisti esterni. Il primo si è svolto il 24 di marzo e il secondo si svolgerà il 26 di novembre.
Il professor Corsi ha concordato con il dottor Grossetti, direttore del Dipartimento farmacia della Asl 3 e con il dottor Angelini, consigliere di Federfarma Genova, un programma dal taglio preminentemente pratico, nel rispetto delle esigenze che possono presentarsi al farmacista nella pratica quotidiana. Il filo conduttore dei corsi prevede: “L’inquadramento clinico della malattia”, svolto dalla dottoressa Ponzani; “L’autogestione della persona con diabete”, affidata al dottor Guglielmo Ghisoni; “La valutazione economica dell’autogestione”, presentata dal dottor Enrico Torre; “Gli aspetti educativi dell’automonitoraggio” e “La procedura aziendale per la distribuzione dei presidi” illustrati dal professor Corsi; “I sistemi iniettivi e le tecniche di iniezione” presentati dall’infermiera professionale Patrizia Carosia; “L’educazione all’uso dell’autocontrollo” trattata dall’infermiera professionale Graziella Martini.
La metodologia didattica utilizzata è il più possibile interattiva e si basa su strumenti come la discussione visualizzata che facilitano la partecipazione di tutti i discenti.
Al corso segue una fase di applicazione operativa delle nozioni educative apprese, monitorata per valutarne l’efficacia.
Iniziative come questa, che tendono a diffondere le conoscenze intorno al diabete, a informare meglio sia chi vive questa condizione sia la popolazione generale e a rafforzare il team diabetologico risultano particolarmente importanti quando si pensi al costante aumento della diffusione della patologia. Rispetto al 1994, l’Oms prevede per il 2010 un aumento della prevalenza di circa il 55% in Europa e addirittura del 300% in tutto il mondo. In Italia la prevalenza è passata dal 2,5-3% degli anni Settanta all’attuale 4-5%: si può calcolare che nel 2010 i diabetici italiani saranno oltre 5 milioni. Il peso sociale del diabete è enorme. Il diabete infatti rappresenta la prima causa di cecità legale, la prima causa di amputazioni non traumatiche degli arti inferiori, la prima causa di insufficienza renale terminale e determina infine un aumento di due volte del rischio di cardiopatia ischemica e di tre di vasculopatia cerebrale.