Il parto e l’allattamento

Se avete ben tenuto sotto controllo il vostro diabete durane il periodo della gravidanza, non esiste motivo di preoccuparsi eccessivamente al momento del parto, che deve essere vissuto in modo del tutto naturale seguendo i consigli di ostetriche e ginecologi.
Il fatto di soffrire di diabete gestazionale non implica, di per sé, la necessità di un taglio cesareo al momento del parto. Questo tipo di intervento è invece indicato in caso di: complicanze con parto anticipato di molte settimane, macrosomia fetale, sofferenza fetale con parto anticipato o precedente taglio cesareo.
Durante le doglie la glicemia andrà controllata con molta frequenza per somministrare l’insulina necessaria per via intramuscolare o endovena ed il glucosio per via endovenosa. Indipendentemente dal tipo di diabete di cui si soffre non esistono restrizioni nel poter allattare il bambino al seno dopo la nascita: il latte materno contiene sostanze e nutrienti che proteggono il bambino da diverse infezioni e malattie.
Dopo 2-3 mesi dal parto andrà eseguito un test di tolleranza al glucosio, da ripetere preferibilmente a cadenza annuale, per verificare che il diabete sia effettivamente scomparso al termine della gravidanza. Se si era in sovrappeso al momento della diagnosi, inoltre, occorrerà dimagrire dopo dato alla luce il bambino.

Mio Figlio diventerà diabetico?
In caso di diabete insulinodipendente (di tipo 1) della madre, le probabilità che il figlio sviluppi questo tipo di diabete variano dal 2% al 6%. In caso invece di diabete non insulinodipendente (di tipo 2), le probabilità di sviluppo nel figlio oscillano dal 10% al 15%. Uno stile di vita sano con un’alimentazione corretta, l’attività fisica e il mantenimento del peso corporeo nella norma può contribuire enormemente a prevenire l’incidenza del diabete in età matura. Per quanto riguarda invece il diabete gestazionale, le probabilità che la figlia sviluppi anch’essa questo tipo di diabete, non sono state ancora ben accertate.