Il senso di SnowDiab 2013

SnowDiab è decisamente l’occasione perfetta per unire ragazzi con le stesse problematiche, per aiutarli a sostenersi, ed a non sentirsi soli imparando a gestire sempre meglio la propria malattia; il tutto sullo sfondo di bellissimi paesaggi innevati fra snowboard e ciapsolate.

Per questo tutti i partecipanti intervistati parlano di SnowDiab 2013 come di un’esperienza non solo utilissima ma anche divertente e di vera condivisione.

Ecco le loro testimonianze:

  • “Questi giorni sono stati molto utili per me, soprattutto perché sono riuscita ad imparare molte cose sul diabete. La cosa più bella è stata che stavolta non sono stati i diabetologi a spiegarmele ma l’unica ‘lezione’ è stata il confronto con gli altri ragazzi nella mia stessa situazione. Ho conosciuto persone che mi hanno accettato e rispettato e questi giorni, nonostante le fatiche, sono stati importanti e indimenticabili”

  • “Imparare un nuovo sport, imparare a gestire il diabete con un nuovo sport, conoscere persone nuove e molto simpatiche. E poi il dentifricio non ha limiti!”
  • “In questi cinque giorni ho scoperto cose che non sapevo sul diabete, oltre al fatto che mi sono divertito anche se non abbiamo mai usato le ciaspole. Ho anche capito che è molto importante sapere quanti carboidrati si assumono per poi calcolare al meglio la quantità giusta di insulina. Secondo me è molto meglio imparare cose sul diabete mentre ci si diverte”
  • “Questi pochi giorni passati con ragazzi e ragazze come me sono stati molto belli. Mi sono divertita molto ma ho anche imparato cose nuove come la conta dei carboidrati e il fatto che fare sport ci aiuta veramente tanto a migliorare le glicemie e a farci sentire bene, soprattutto con noi stessi. Ovviamente è stato faticoso i primi giorni, infatti la prima passeggiata mi ha sfinita. E’ un’esperienza che mi piacerebbe moltissimo rifare perché  stare a contatto con persone che vivono la nostra stessa situazione e condividere le proprie esperienze ci aiuta ad alleggerire questo ‘peso’, se così possiamo definire il diabete”

  • “Quest’anno è stato un campus ‘diverso’ dagli altri per molti motivi: abbiamo faticato molto meno, ho imparato cose nuove (come negli altri campus passati con voi), ho conosciuto tante persone come me non solo per il diabete. Quest’anno torno a casa (molto malvolentieri) con la consapevolezza di potercela fare a dimostrare di essere capace di gestire il diabete e di essere autonoma ma ho anche la consapevolezza di dovermi impegnare molto affinché questo possa accadere…Colgo l’occasione per ringraziarvi tutti, specialmente voi di ADIQ, che anche quest’anno mi avete dato la possibilità di partecipare  questa esperienza a dir poco fantastica e molto importante per me. Grazie!!!”
  • “Torno a casa con molte più idee, ho scoperto cose che neanche pensavo che c’erano. Ho capito anche che avere il diabete non è una sfortuna perché fai i campi scuola con gente come te e quando hai una glicemia tra 100 e 170, anche se non lo fai vedere, dentro di te esplodi di gioia. Ho conosciuto gente con 30 o 40 anni di diabete, non li avevo mia incontrati prima. Torno a casa controllandomi, facendo le glicemie sul serio. Grazie a tutti.”

  • “Questi cinque giorni mi sono serviti molto per conoscere meglio il mio diabete. In particolare l conta dei carboidrati mi ha aiutato ad essere più preciso, se prima facevo ad occhio ora sarò più preciso. Io all’inizio ero incerto se venire a questo campo scuola, mi tiravo un po’ indietro ma adesso che ho conosciuto nuovi ragazzi sono felice e spero di ritrovarli ad altri campi. W il dentifricio!”
  • “Sono venuta per andare con lo snowboard e imparare qualcosa di più sul diabete”
  • “Questo campo mi è servito per conoscere persone con altre tradizioni e modi di pensare. A dire il vero il diabete è passato in secondo piano. Finalmente per questi giorni non dovevo vergognarmi!”
  • “Questi giorni mi sono serviti per imparare nuove cose sul diabete che non sapevo prima o che ho approfondito meglio. Ho conosciuto nuove persone, anche molto simpatiche e mi sono divertita tantissimo anche se so che poteva andare meglio per alcune cose”
  • “Per me questi cinque giorni sono serviti per noi ragazzi riguardo al diabete ma soprattutto con lo sport. E’ stato anche, secondo me, un confronto tra di noi! Si potrebbe cambiare l’ora della sveglia ma come abbiamo capito è una questione di tempo anche per la conta dei carboidrati. Secondo me sarebbe meglio fare anche più sport ma non dico camminate, anche altri sport”
  • “Mi sono divertito moltissimo con i miei nuovi amici (Pissio, Becco, Sniuffo, Duce, Nano, Gattuso, Barsegla, Boccasana, Pissia…), ho imparato nuove cose sul diabete, mi sono piaciute soprattutto le notti (in particolare l’ultima)”
  • “In questo campo ho imparato nuove nozioni sul diabete che non rappresenta un limite. Tante nuove esperienze e amicizie”
  • “Sono stati giorni belli perché ho capito la conta dei carboidrati, come gestire meglio le glicemie e ho scoperto qualcosa in più sui microinfusori. Non mi è piaciuto fare snowboard. Mi sarebbe piaciuto che fosse durato di più perché non mi capita spesso di passare de tempo con altri diabetici”
  • “E’ stato una specie di viaggio, una nuova esperienza, ho capito cose nuove. Il primo giorno ho detto ‘ma va, non funzionano!’ e invece funzionano!! Ho cambiato modo di pensare e di ragionare per star meglio e mi è venuta più voglia di impegnarmi, più voglia di fare e di allenarmi. Grazie!!! E’ stato belloooo!”
  • “Questi cinque giorni mi sono serviti molto per confrontarmi con altri ragazzi diabetici. Sto imparando ad adattare l’insulina durante lo sport e, anche se ho avuto molte ipo, sono state meno gravi e ho dovuto mangiare molto meno per farle ritornare a posto. Riguardo all’alimentazione sono stati cinque giorni ‘duri’, ho cercato di mangiare più carboidrati ai pasti e soprattutto ridurre le merende. Le lezioni di snowboard mi sono piaciute e, a parte le culate, mi sono divertita tantissimo. Ritornerò di sicuro al campo di arrampicata!”
  • “Mi sono divertita un sacco e anche se eravamo un po’ ai lavori forzati è stata una bella esperienza (a parte la camminata in salita). Anche con gli altri mi sono trovata molto bene…bel campo!”
  • “Sono venuto principalmente per fare snowboard e arrampicata o almeno era il mio pensiero cinque giorni fa. Ora guardandomi indietro vedo tante altre cose, nuove esperienze, nuovi amici speciali, chi più chi meno ovviamente. Ho avuto l’occasione di confrontarmi con persone con la mia stessa ‘rottura di palle’, perché non oso definirla una malattia, persone come Paolo, Marco, Enzo, oppure con persone come Massimo.”

Leggi anche:

Per me il diabete è…
Parole per il diabete