Insieme sulla cima del vulcano

Insieme sulla cima del vulcano

Un breve resoconto di una inconsueta quanto entusiasmante esperienza di educazione terapeutica sulla cima dello Stromboli. In una cornice suggestiva, diabetici e diabetologi insieme per imparare gli uni dagli altri.

Dal 3 al 5 Maggio si è svolto nell’isola di Stromboli un incontro tra diabetologi e con persone diabete sul tema della complicità in ambito terapeutico.
Come sottolineato dal dott. Gerardo Corigliano, ispiratore dell’evento, basta ritornare all’origine etimologica della parola (cum flectere = tenersi insieme…, essere legati) per comprendere come la nascita di un vero e proprio sodalizio possa costituire quella marcia in più nel rapporto di cura spesso oggi frettoloso, superficiale, talvolta impersonale. Sotto la sapiente guida della psicologa dott.ssa Fiocchi, tutto il gruppo si è cimentato in prove pratiche (anche divertenti!) in cui si è tuttavia dimostrato come la capacità di “fare gruppo” di stringere sodalizi, in sostanza di “praticare la complicità” o alleanza terapeutica non sia così semplice come ad un primo impatto si può pensare. Non sono poi mancate relazioni di contenuto più squisitamente scientifico come quella del dott. Sasso sulla nefropatia diabetica con particolare riferimento ai giovani IDDM sportivi e quella del prof. M di Mauro sulla gestione dell’autocontrollo glicemico. Perfettamente contestualizzata nell’ambito dei temi discussi si è dimostrata l’ascesa del Vulcano. Tutti i partecipanti, infatti, dai più (apparentemente) seriosi professori universitari, ai più giovani ragazzi insulino dipendenti, armati di scarpette da trekking, bastoni e tanto entusiasmo hanno percorso svariati chilometri per raggiungere la cima. Man mano che si saliva l’ambiente circostante si modificava passando da zone di fitta vegetazione, alla macchia mediterranea fino ad un paesaggio quasi lunare fatto di un deserto di sabbia e sassi. Per quelli che, dopo oltre 3 ore di cammino, sono arrivati alla meta (quasi tutti!) la fatica, il sudore, i crampi sono stati ampiamente ripagati dello spettacolo offerto dalla natura. Nella fresca notte eoliana il silenzio veniva rotto dai frequenti ruggiti del vulcano e l’oscurità squassata dai lampi incandescenti di lava con i quali quel gigante che, maestoso, sorge dal mare, sembra si diverta a giocare. A rendere ancora più interessante ed innovativo il confronto sono state poi le relazioni dei pazienti che hanno ampiamente espresso i loro pareri e raccontano le loro personali esperienze.

M.Corigliano

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