Internet in aiuto degli adolescenti con diabete tipo 1

 

I programmi su internet di educazione al diabete e gestione dello stress aiutano gli adolescenti a migliorare il controllo della glicemia. Lo dimostrerebbe uno studio pubblicato su Diabetes Care.

L’adolescenza è un periodo di rivoluzione fisica e psicologica. I primi passi verso l’indipendenza, e le responsabilità che ne seguono, rendono questa età spesso difficile e stressante.Immaginiamoci, poi, se la crescita viene affrontata con una condizione di diabete da gestire tutti i giorni. Quale aiuto può offrire la scienza?

Un gruppo di ricercatori della Yale University School of Nursing del New Haven, in Connecticut, guidato da Margaret Green ha ipotizzato che un programma di supporto contro lo stress potesse aiutare gli adolescenti a gestire meglio il diabete rispetto ad un programma di regole sul controllo della glicemia. È nato cos’ il “Teen Cope”, un programma progettato con lo scopo di insegnare la gestione e la comunicazione dello stress attraverso le testimonianze in video di conflitti tra adolescenti e i loro genitori, con la possibilità di partecipare attivamente a un forum di discussione on-line.

Lo studio ha arruolato 320 adolescenti americani di 11-14 anni, in maggioranza ragazze, con diagnosi di diabete di tipo 1. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi assegnati al Teen come o a un secondo programma sulla “Gestione del Diabete”, invece, ha fornito le informazioni in tema di alimentazione e attività fisica per avere un corretto controllo del glucosio, attraverso approfondimento ed esempi di problemi da risolvere per verificare quanto imparato. Entrambi i programmi erano composti da 5 sessioni educative della durata di mezz’ora ciascuna e con un questionario finale da compilare e un premio di 20-50 dollari per aver terminato il programma. Le sessioni di ciascun programma si sono svolte a distanza di 3,6 e 12 mesi. A seguire, i partecipanti hanno potuto scegliere di passare all’altro programma per i successivi 6 mesi, per una durata complessiva dello studio di 1 anno e mezzo. Per valutare gli effetti dei due programmi sulla gestione del diabete, i ricercatori hanno misurato la variazione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), la percezione della qualità della vita, lo stress, la percezione della propria accettazione sociale e la presenza di conflitti familiari.

Al termine del periodo di studio, il 78% circa degli adolescenti aveva completato almeno 4 sezioni su 5 ed espresso la propria soddisfazione nell’aver preso parte al programma. Green e colleghi erano partiti con l’idea che il programma di supporto sociale potesse dare maggiori risultati rispetto a quello incentrato sul controllo della glicemia, con i comportamenti corretti di alimentazione e attività fisica. Con loro sorpresa, invece, i risultati dei due programmi sulla gestione del controllo glicemico non sono stati diversi tra loro. Il miglioramento significativo del controllo della glicemia si è avuto negli adolescenti che hanno seguito entrambi i programmi proposti nello studio, con una ulteriore diminuzione dei livelli di HbA1c media, più accettazione sociale, meno litigi familiari e meno stress per una migliore qualità di vita complessiva. “Questo dimostra che i giovani con diabete di tipo 1, che stanno attraversando la fase dell’adolescenza hanno bisogno sia di educazione alla gestione del diabete che di interventi comportamentali” osserva Green, “e la distribuzione di tali programmi attraverso Internet rappresenta un modo efficace per raggiungere i giovani e migliorare i loro risultati”.

Il prossimo passo nella ricerca, secondo l’autrice dello studio, sarà capire come postare gli adolescenti all’uso di questi programmi per affrontare al meglio i problemi quotidiani legati al diabete di tipo 1.

Alessandra Gilardini

Fonte: Diabetes Care