La buona gravidanza e i suoi valori

IL CONTROLLO OTTIMALE DELLA GLICEMIA RIDUCE I RISCHI
La buona gravidanza e i suoi valori
Il più temibile rischio per una donna diabetica in gravidanza è quello di possibili malformazioni del nascituro. E’ certo però che una scrupolosa e rigorosa gestione del diabete permette di ridurle o di prevenirle del tutto. Lo conferma il recente Libro Bianco realizzato da diabetologi di Sid e Amd nell’ambito della “Campagna di informazione sul buon compenso del diabete”, promossa dalla International diabetes federation (Idf).
Per quanto concerne il tema “diabete e gravidanza”, il volume (“Evidenze ed elementi per una efficace campagna informativa sul buon compenso del diabete”) indica con precisione gli obiettivi clinici da raggiungere per una gestione ottimale del delicatissimo periodo dell’attesa di un figlio, ricordando che “le malformazioni congenite severe rimangono la causa principale di mortalità e di grave morbilità̀ nei neonati di madre con diabete di tipo 1 e 2” e che “il rischio di malformazioni aumenta in modo continuo con l’aumentare della glicemia materna durante le prime 6-8 settimane di gestazione”.
Quali sono allora soglie e valori da tenere presenti per arrivare a una nascita serena e felice? I parametri fondamentali sono la glicemia a digiuno e due ore dopo i pasti e l’emoglobina glicata (il test che misura il valore glicemico medio degli ultimi due-tre mesi).
Secondo l’autorevole Ada (American diabetes association), prima di ricercare il concepimento, occorre che l’emoglobina glicata abbia livelli normali o vicini alla norma, che è il 7%. In proposito,  la Idf indica un valore leggermente diverso, il 6,5%, e dà indicazioni specifiche per il diabete di tipo 2: in questo caso, suggerisce di mirare, prima del concepimento, a un livello inferiore a 6,1% e, nella fase della gravidanza, di restare al di sotto del 6%. Per quanto riguarda invece, la glicemia capillare, l’obiettivo clinico a cui puntare è di mantenerla fra 80 e 110 mg/dl a digiuno e di attestarsi sui 155 due ore dopo i pasti.
Per il diabete gestazionale (cioè per quella iperglicemia che può insorgere proprio in quel periodo in donne non diabetiche), le raccomandazioni sono invece un po’ diverse. Secondo la Fourth International Workshop-Conference on Gestational Diabetes, la glicemia materna dovrebbe essere inferiore o pari a 95 mg/dl a digiuno, inferiore a 140 un’ora dopo il pasto e sotto i 120 due ore dopo.