La cura del diabete gestazionale consiste innanzitutto in una dieta appositamente studiata per fornire il nutrimento adeguato alla mamma e allo sviluppo del feto.
Una corretta alimentazione è fondamentale anche per evitare che il glucosio o altri nutrienti raggiungano livelli troppo elevati nel sangue.
Una volta diagnosticato il diabete gestazionale, è opportuno mantenere un opportuno controllo dei valori della glicemia durante tutta la fase della gravidanza per ridurre al minimo il rischio di conseguenze sul bambino.
In questi casi, l’autocontrollo quotidiano della glicemia costituisce un’arma essenziale che permette di pianificare e verificare al meglio i risultati ottenuti. Una dieta adeguata e un programma di esercizio fisico, di solito, sono utili da soli a mantenere la glicemia nei livelli ottimali.
L’acqua deve essere consumata in abbondanza, mentre assolutamente a evitare sono le bevande dolci e i superalcolici.
Alle donne che soffrono di diabete gestazionale si consiglia, inoltre, di tenere un diario quotidiano su cui annotare cosa mangiano, la loro attività fisica e i valori della glicemia, in modo da valutare con il proprio diabetologo la loro assimilazione di glucosio.
Nel caso in cui la dieta e l’esercizio fisico non siano sufficienti da soli a mantenere la glicemia a livelli ottimali, potrebbe rendersi opportuno l’uso di insulina per controllare al meglio i valori di glucosio nel sangue nel periodo della gravidanza.
La dieta da seguire nel caso di diabete gestazionale è molto simile a quella che si dovrebbe seguire in una gravidanza normale; l’unica differenza consiste nella maggior quantità di proteine che bisogna assumere.
È molto importante mangiare tutti i cibi previsti nella dieta ad ore prefissate, mantenendo sempre la stessa distribuzione tra proteine, grassi e carboidrati. Ci sono, inoltre, alcuni alimenti come caramelle, bibite dolci, torte, pasticcini, marmellate e biscotti a cui bisogna assolutamente rinunciare perché possono causare episodi di glicemia alta, da evitare soprattutto in questa condizione.
La dieta per il diabete gestazionale si basa sul principio degli “equivalenti”, ovvero alimenti con caratteristiche nutrizionali simili e fra loro e quindi intercambiabili.
Ciascun alimento può così essere sostituito da altri appartenenti allo stesso gruppo; è possibile anche la sostituzione fra alimenti appartenenti a gruppi diversi, purché abbiano contenuto simile di nutrienti.
Il sistema dello scambio fra gli alimenti permette di pianificare i pasti a seconda dei vari gusti, così da avere un’alimentazione sana e varia.
Un modo per scambiare gli alimenti mantenendo inalterato l’apporto calorico è quello di raggrupparli in base al loro contenuto in zuccheri. Seguendo queste poche e semplici regole alimentari si potrà tenere sotto controllo il diabete per tutta la durata della gravidanza.
I gruppi equivalenti sono sei: carne, latte, pane, frutta, verdure e grassi.
Carne
Le proteine “animali” (carne, pollame, pesci, uova, formaggi) e quelle “vegetali” (piselli, fagioli, lenticchie) forniscono le proteine necessarie alla crescita del bambino.
Non bisognerebbe limitarsi solo a quelle vegetali, pertanto se si è vegetariani o vegani, occorre chiedere al medico come rispettare la dieta.
Latte
Questi equivalenti forniscono il calcio per la crescita delle ossa, oltre a proteine, vitamine e sali minerali. In questo gruppo sono inclusi latte (compreso il latte in polvere), latticini e yogurt.
In caso di intolleranza al lattosio è molto importante consultare il medico. È possibile che sia necessaria la prescrizione di un supplemento di calcio per integrare quello che non viene assunto attraverso il latte.
Pane
Sia la madre che il feto hanno bisogno di carboidrati e vitamine contenuti nei vari tipi di pane, nel riso, nelle patate, nella pasta, nel granoturco, nella polenta, nei cereali in genere (compreso il popcorn) e piselli freschi.
Frutta
La frutta fornisce sali minerali, vitamine e fibre.
Molto importanti sono la Vitamina C e la Vitamina A, utili per la crescita dei tessuti e per gli occhi.
La vitamina C si trova nelle arance, pompelmi, meloni, fragole, lamponi, uvaspina, more, papaya e mandarini.
La vitamina A, invece, in meloni, albicocche, mango, pesche e cachi. Le fibre presenti nella frutta, inoltre, aiutano la digestione e il controllo della glicemia.
Verdura
Anche la verdura apporta vitamina C, vitamina A e fibre. La vitamina C è presente in: spinaci, asparagi, cavolini di Bruxelles, cavoli, verze, pomodori e rape. La vitamina A deriva principalmente da: carote, verdure verdi, spinaci, pomodori e broccoli.
Grassi
Forniscono il “combustibile” da bruciare per produrre energia. Non influiscono molto sulla glicemia ma fanno acquistare peso. Burro, margarina, panna, maionese e condimenti per insalate sono la fonte principale di grassi.
Alimenti liberi
Sono a basso contenuto calorico e non alterano (se assunti in quantità normali) i valori di glucosio nel sangue. Comprendono lattuga, cetrioli, crescione, ravanelli, cicoria e sottaceti in genere.
Una giusta quantità di questi alimenti ed il loro consumo regolare, in rapporto all’orario di somministrazione dell’insulina (in caso di diabete insulinodipendente), consentono di evitare un innalzamento della glicemia dopo pasti. Ciò permetterà di tenere sotto controllo il diabete gestazionale.