Il trattamento base del diabete di tipo 2 consiste in una dieta equilibrata, povera di grassi ma senza esclusione di pane, pasta, riso, patate e frutta. Inoltre, è di fondamentale importanza riportare il proprio peso nei limiti del peso forma e assumere molte fibre vegetali che, benché un po’ indigeste, ritardano o riducono l’assorbimento degli zuccheri ingeriti.
L’attività fisica è un altro cardine della terapia, in quanto favorisce il consumo di glucosio nei muscoli ed contribuisce ad abbassare la glicemia.
Se la dieta e l’esercizio non sono sufficienti a riportare il valore glicemico a livelli ottimali, il diabetologo può affiancare ad essi l’assunzione di farmaci che hanno l’effetto di ridurre la glicemia: gli ipoglicemizzanti orali.
Tuttavia, a lungo andare questi farmaci possono perdere la loro efficacia, e potrebbe rendersi necessario passare all’insulina, sebbene le cellule del diabetico non-insulino dipendente non rispondano generalmente bene all’azione dell’insulina, sia se prodotta dall’organismo che se somministrata con l’iniezione.
La somministrazione di insulina, inoltre, può risultare necessaria in circostanze particolari come interventi chirurgici (facilita la guarigione delle ferite) o infezioni anche banali (influenza).