L’anno del bambino

Attualità

14 NOVEMBRE: WORLD DIABETES DAY

L’anno del bambino

Iniziative in tutti i Paesi per la Giornata mondiale del diabete sotto le insegne dell’Onu. Sarà il culmine della campagna 2007 dedicata dall’International diabetes federation ai problemi dei più giovani, fra i quali sta  crescendo anche il diabete di tipo 2

Il 14 novembre sarà la Giornata mondiale del diabete: è una ricorrenza ormai abituale, ma quest’anno per la prima volta si svolgerà sotto l’egida dell’Onu, che in una recente risoluzione -di cui anche “Tuttodiabete” ha dato notizia- ha riconosciuto la patologia come “cronica, debilitante e costosa” e ha designato questo giorno come uno United Nations Day. La data sarà anche il culmine dello ”Year of the Child”, l”Anno del bambino”, proclamato dall’International diabetes federation per il 2007, per ricordare che il diabete è una delle più comuni e più serie patologie croniche dell’infanzia e dell’adolescenza. La Idf ha deciso di richiamare l’attenzione sul problema dei più giovani (che sarà al centro di campagne anche per l’anno prossimo) perché i dati più recenti rivelano che fra i bambini e gli adolescenti non soltanto aumentano i casi di diabete nel mondo, ma, diversamente dal passato, non si tratta più quasi esclusivamente del tipo 1, ma anche del tipo 2, tradizionalmente considerato come una patologia dell’età adulta.
Secondo le rilevazioni in possesso dell’importante associazione (presente in tutto il mondo, oltre 150 Stati), più di settantamila bambini ogni anno sviluppano un diabete di tipo 1 (un tasso di crescita del 3%) e attualmente ne risultano affetti 440mila al di sotto dei 14 anni (un quarto sono nel sud-est asiatico, un quinto in Europa). Oggi, però, fra i giovani diabetici, il 2-3% ha un diabete di tipo 2, un segnale che Francine Kaufman di Idf definisce esplicitamente “allarmante”. Addirittura risulta che in Giappone tra i più giovani il tipo 2 sia più diffuso del tipo 1.
E’ ormai evidente che l’epidemia-diabete riguarda sia i Paesi più ricchi sia quelli meno sviluppati, sebbene in misure e modi diversi. E se è vero che nelle aree più povere i bambini spesso muoiono per diagnosi tardiva, sbagliata o assente oppure per mancanza o insufficiente disponibilità di insulina (è il caso, per esempio, del Mozambico) anche dagli opulenti Stati Uniti giungono notizie preoccupanti: si stima che un bimbo su tre possa sviluppare il diabete nel corso della sua vita, mentre circa 21 milioni di persone sono già diabetiche e 54 milioni si trovano in una condizione di pre-diabete. Nei Paesi più avanzati non si segnala, per fortuna, un alto rischio di mortalità infantile per diabete, ma si rileva un potenziale aumento delle complicanze e una loro più precoce comparsa, in assenza di una sistematica opera di prevenzione.
Idf fa la sua parte non solamente diffondendo informazione ed esortando i governi del mondo a intervenire (e l’Onu ha risposto positivamente con la risoluzione citata proprio a una sollecitazione dell’Idf), ma anche raccogliendo fondi per organizzare programmi di aiuto, come il “Life for a child”, grazie al quale ha procurato cure, insulina, farmaci a bambini diabetici di tredici Paesi. Però chiede a tutti di fare di più: ogni giorno nel mondo vi sono quasi duecento nuovi casi di bambini diabetici e molti di loro non hanno accesso alle cure e alle conoscenze di cui avrebbero bisogno.
Il World Diabetes Day vedrà dunque lo svolgimento di manifestazioni in circa 150 Paesi del mondo, compresa, naturalmente, l’Italia, che ha una consolidata tradizione in questo campo. Diabete Italia, l’associazione scientifica fondata da Amd e Sid, si occuperà di promuovere e organizzare la giornata: fra le tante iniziative, si segnala la possibilità offerta ai cittadini di donare un euro da dedicare alla ricerca, inviando un Sms al numero 48584 dal cellulare o due chiamando da un telefono fisso nei giorni dal 3 all’11 novembre.

Nelle date immediatamente precedenti il 14 novembre (nel weekend del 10-11) le piazze della penisola (almeno trecento, si prevede) si animeranno quindi di manifestazioni varie, volte a suscitare l’interesse della popolazione sulla tematica, a spiegare che cos’è il diabete e a illustrare le dimensioni del problema. Le associazioni di medici e pazienti organizzeranno convegni, offriranno ai cittadini test gratuiti della glicemia, esami della pressione arteriosa, misurazioni dell’indice di massa corporea, distribuiranno opuscoli informativi. E anche in Italia, ovviamente, al centro della giornata vi sarà un’attenzione speciale per i bambini e gli adolescenti.