Le noci proteggono il cuore ma non agiscono sul diabete 2

 

Brucia-grassi, protettrici del cuore, scaccia-diabete, toccasana per la pelle … sulle noci se ne dicono tante, ma quali proprietà benefiche sulla salute sono racchiuse nel guscio di una noce? Oltre ad un gran numero di proteine, le noci contengono le fibre in aiuto al controllo dei livelli di colesterolo cattivo, gli omega 3 che favoriscono la corretta funzionalità del cuore, la vitamina E che previene la formazione delle placche arteroscletoriche, e la l-arginina che contribuisce a migliorare l’elasticità delle pareti delle arterie.  Recentemente, la ricerca ha analizzato la letteratura scientifica pubblicata in questi anni sull’associazione tra il consumo di noci e la prevenzione di malattia coronarica, ipertensione, ictus e diabete di tipo 2, per poter dare una risposta sull’effettiva esistenza di benefici da parte del frutto su questi disturbi.

Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e coordinato da Bo Xi, ricercatore della Shandong University di Jinan in Cina. Xi, ha sottolineando come a partire dal 1992 sia stata descritta una relazione inversa tra consumo di noci e cardiopatia ischemica in uno studio che ha coinvolto oltre 30 mila soggetti. Da allora, i tentativi di replicare questi risultati hanno dato esiti contraddittori. Per tale motivo, Xi e colleghi hanno indagato l’associazione tra consumo di noci e rischio di malattia coronarica, ictus, ipertensione e diabete tipo 2 andando a cercare negli archivi delle riviste scientifiche (PubMed ed Embase) gli articoli sull’argomento pubblicati fino a ottobre 2013. I ricercatori hanno, quindi, selezionato 23 studi prospettici, cioè studi che esaminano come si modifica negli anni la situazione clinica di una certa popolazione di partenza. Gli studi riguardavano la malattia coronarica (9 articoli, quasi 180 mila soggetti), l’ictus (4 studi per oltre 182 mila pazienti), l’ipertensione (4 studi e circa 40 mila soggetti) e 6 studi sul diabete di tipo 2 (oltre 340 mila pazienti). I risultati delle analisi della letteratura hanno confermato parzialmente che il consumo di noci riduce in modo significativo l’incidenza di coronaropatia e ipertensione, ma non modifica in alcun modo il rischio di ictus o diabete tipo 2. «Ora servono ampi studi controllati e randomizzati per confermare queste osservazioni» ha concluso Xi.

Il gruppo di studio di Jinan non ha dovuto attendere molto.  Un mese dopo dalla loro pubblicazione, infatti, è uscito su Journal of Diabetes un altro lavoro sui benefici del consumo di noci nell’ipertensione e diabete di tipo 2 condotto da Kai Guo e colleghi della Shanghai Jiao Tong University, nella Repubblica Popolare Cinese. Guo e colleghi hanno effettuato una meta-analisi, indagine statistica che da studi condotti sullo stesso argomento ottiene una sintesi quantitativa dei risultati, su 3 studi prospettici sull’ipertensione e 6 sul diabete di tipo 2. Il gruppo di Guo ha osservato che 2 porzioni di noci alla settimana riducono dell’8% il rischio di ipertensione rispetto ad un consumo minore, come una sola porzione, o raro o assente. Nel diabete di tipo due, invece, il consumo di noci non è risultato associato ad una variazione del rischio per questo disturbo metabolico.

L’American Heart Association raccomanda di mangiare quattro porzioni di noci senza sale a settimana. Se non per il diabete, il loro consumo resta un aiuto valido alla buona salute del cuore.

Alessandra Gilardini

Fonte: The American Journal of Clinical Nutrition,  Journal of Diabetes