Mangiare proteine e vegetali prima dei carboidrati abbassa i valori di glicemia e di insulina nel sangue delle persone con diabete di tipo 2.
Tenere i valori della glicemia sotto controllo è un compito critico per le persone con diabete di tipo 2. Se i livelli di zucchero salgono spesso di valori, possono causare serie complicazioni nel tempo, incluse le malattie cardiache. Una nuova ricerca, pubblicata su Diabetes Care, ha osservato che l’ordine con cui si consumano i diversi cibi durate i pasti può aiutare a tenere sotto controllo i valori della glicemia a tavola.
Lo studio, condotto da Alpana P. Shukla della Weill Cornell Medical College di New York, nell’omonimo stato degli USA, ha coinvolto 11 soggetti con obesità e diabete di tipo 2 sotto terapia farmacologica per la malattia. La dieta proposta nello studio era tipicamente occidentale, con una varietà di verdure, proteine, carboidrati e grassi. I pasti includevano petti di pollo, broccoli stufati con burro, insalata di lattuga e pomodori poco condita, pane bianco e succo di frutta. I partecipanti hanno consumato i pasti con un certo ordine, partendo dai carboidrati e proseguendo con le proteine, le verdure e i grassi. Dopo una settimana, i soggetti hanno consumato gli stessi cibi ma invertendo l’ordine: proteine, verdure, grasso e infine i carboidrati. I prelievi di sangue per il controllo della glicemia sono stati fatti dopo 30-60 e 120 minuti dalla fine del pasto.
I risultati hanno mostrato che in consumo di un pasto che prevede i carboidrati per ultimi abbassa del 29% i livelli di glicemia dopo soli 30 minuti dal pasto. Dopo due ore, i livelli di glicemia scendono del 17% rispetto alla quantità di zuccheri nel sangue delle persone con una dieta che parte dai carboidrati. Anche i livelli di insulina sono risultati più bassi quando l’ordine dei pasti nella dieta inizia dalle verdure e dalle proteine.
“I carboidrati aumentano gli zucchero nel sangue, ma è difficile ottenere da qualcuno di non mangiarli o di ridurli drasticamente”, spiegano gli autori dello studio. “Sulla base di questi risultati, invece di dire ‘non mangiare questo’ ai loro pazienti, i medici potrebbero invece dire, ‘Mangia prima questo’ “.
In attesa di verificare gli effetti dell’ordine dei cibi sulla glicemia nel lungo termine, i pazienti con diabete di tipo 2 potrebbero iniziare a mettere in ordine i piatti a tavola. E buon appetito.
Alessandra Gilardini
Fonte: Diabetes Care