Luminari a congresso sul prediabete

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BARCELLONA

Luminari a congresso sul prediabete

Si terrà in Spagna, a Barcellona, dal 25 al 28 aprile, il secondo congresso internazionale dedicato al tema “Prediabete a sindrome metabolica”, una condizione che riguarda una crescente quota di popolazione: da una persona su sei a una su tre nei Paesi più industrializzati e nelle aree urbane delle nazioni in via di sviluppo. Coloro che si trovano in questa posizione di confine sono soggetti non ancora affetti da diabete, ma ad alto rischio di svilupparlo nel giro di breve tempo o di essere colpiti da patologie cardiovascolari. Di qui l’importanza di definire con precisione questa condizione e di diagnosticarla precocemente per prevenirne la possibile degenerazione.
Il congresso di Barcellona si occuperà del problema della connessione fra squilibrio glicemico e metabolico e malattie cardiache da tutte le angolazioni: dai nuovi farmaci e nuovi approcci terapeutici agli studi clinici più avanzati, dagli aspetti epidemiologici a quelli predittivi, dai rischi legati all’obesità alla risposta dell’organismo agli interventi gluco-metabolici e così via.
Nell’occasione saranno premiati due luminari della medicina, che hanno molto contribuito alla ricerca e alla cura del diabete e delle patologie cardiovascolari: il professor Pierre Lefèbvre, belga, attuale presidente della International diabetes federation (Idf) e il professor Lars Ryden, cardiologo svedese e fra i primi a studiare e dimostrare il nesso causale fra “dis-glicemia” e malattie del cuore e della circolazione.
Al congresso (la cui prima edizione si è tenuta nel 2005 a Berlino) parteciperanno diabetologi e cardiologi da tutto il mondo; dagli Stati Uniti alla Spagna, da Israele al Belgio, dall0’Australia alla Svezia, dal Giappone alla Finlandia, da Hong Kong alla Germania. Nel consiglio scientifico del congresso l’Italia è rappresentata dal professor Antonio Ceriello (diabetologo internazionale che i nostri lettori conoscono, essendo stato intervistato da “Tuttodiabete” sul numero 1/2006).