Un parco patrimonio del territorio emiliano, un testimonial d’eccezione come il motociclista Andrea Dovizioso, dieci chilometri da percorrere camminando, tredici “in città” per chi vuole gareggiare e due per i più piccoli: è la maratona dedicata al diabete organizzata dall’Associazione Diabetici Forlivese in collaborazione con l’Associazione Sportiva Trail Romagna e FMR Srl. “Walk & Run with us ‐ Diabetes Marathon ‐ Muoviti con noi ” si terrà a Forlì domenica 13 aprile a partire dalle 9.30 nel Parco del Novecento.
La manifestazione è aperta al pubblico, con l’intento di portare a conoscenza di tutti le problematiche legate al diabete mellito di tipo 1, soprattutto in età pediatrica. I fondi raccolti saranno destinati all’organizzazione di campi scuole estivi per bambini e ragazzi affetti da questa patologia (sempre in Emilia Romagna), che ogni giorno devono fare i conti con terapia, dieta, gestione del proprio stile di vita. Un’altra parte del denaro ottenuto andrà invece al Centro Pediatrico che si occupa del diabete nei Paesi in via di sviluppo.
L’importanza dell’attività sportiva, anche non agonistica, del movimento sano, sono i temi chiave che fanno da substrato alla manifestazione. L’idea è che chiunque abbia bisogno di un’alimentazione corretta e di attività fisica costante, senza esagerazioni, con un’attenzione in più in caso di patologie come il diabete. Un evento cittadino e conviviale inoltre permette di aumentare la coesione sociale e rendere davvero consapevoli sia i pazienti sia tutta la cittadinanza: una testimonianza concreta e visibile, quindi, che dovrebbe trasmettere il messaggio in modo diretto.
I vantaggi dell’attività fisica sono ormai chiari a tutti, ma è bene sempre mantenere alta l’attenzione, e nei diabetici questi si moltiplicano: bruciano meglio gli zuccheri, aumentano la massa muscolare con conseguente dispendio energetico, utile per abbassare la glicemia, inoltre aumenta la sensibilità all’insulina con una riduzione del fabbisogno. Tutto questo comporta una drastica riduzione delle complicanze, una qualità di vita migliore che si traduce anche su umore e adesione alla terapia.
Come in un circolo virtuoso, il paziente diabetico, ma anche la persona sana, trae beneficio dal movimento, da una alimentazione corretta e da una eventuale perdita di peso o aumento muscolare e quindi è spinto a continuare su questo stile di vita proprio perché migliora l’umore.
Un suggerimento per chi ha poco tempo: bastano 30 minuti di camminata veloce al giorno, che a volte possiamo ritagliarci andando al lavoro, in stazione, alla fermata del bus o da amici a piedi.
Eleonora M. Viganò
Fonte: Forlìtoday